Addio Giorgio, ora canta tra gli angeli
Bernardi, da tutti conosciuto come il «Fughin», era anche un Alpino, sempre presente ad appuntamenti e raduni.

Un giovane papà, Giorgio Bernardi, da tutti conosciuto come il «Fughin», che per la sua famiglia avrebbe fatto qualsiasi cosa e che avrebbe ancora avuto tanto da dare se non fosse che una malattia inguaribile l’ha strappato in breve tempo alla vita a soli 47 anni.
Addio Giorgio, ora canta tra gli angeli
Troppo piccola è apparsa la chiesa di Santa Maria Assunta di Montanaro per contenere la folla che l’ha accolto ai funerali celebrati da don Aldo Borgia nel primo pomeriggio di giovedì 31 marzo. Ad accompagnarlo nel suo ultimo viaggio sono state le struggenti note della canzone da lui preferita, «C’era una volta il West», suonata da Loris Gallo all’organo e Enrico Negro alla tromba, che sono stati i suoi grandi amici. Infatti, proprio i film western e soprattutto la musica erano alcune delle sue passioni, lui che nelle feste paesane sapeva cantare molto bene anche in piemontese le canzoni della nostra tradizione popolare. Non è mancata la vicinanza alla famiglia della Banda Musicale Montanarese dove suona la moglie e la figlia di Giorgio oltre alla Filarmonica Castelrossese e Bandallegra. E poi, a fargli onore, sono stati i tanti Alpini giunti da tutto il Canavese proprio per lui che era Artigliere Alpini, i quali hanno cantato in coro il «Signore delle Cime». Hanno preso parte al funerale gli Alpini di Montanaro, Foglizzo, Castelrosso, Chivasso, San Sebastiano da Po, Torrazza Piemonte, Aramengo d’Asti, Mathi e Pisogne. Erano inoltre presenti i tanti coscritti del 1974 sia di Foglizzo che di Montanaro che, insieme agli Alpini, hanno intonato nel cimitero la «Marcia dei Cuscrit» fra le lacrime della tanta gente, un momento di addio toccante per tutti i presenti. Non è mancata neppure l’Associazione di Sant’Antonio perché Giorgio era un grande appassionato di cavalli e ci teneva fra le tante manifestazioni soprattutto ad essere presente alla Fiera di San Savino. E poi a stargli vicino in quel triste giorno ci sono stati i volontari della Pro Loco sia di Foglizzo che di Montanaro, lui che era sempre il primo fra i «fagiolai» di Foglizzo a preparare «fasoi e quaiette» la notte di Carnevale. Hanno voluto inoltre ricordarlo il Cantone di San Rocco e la Società della Madonna di Loreto di Montanaro. A Montanaro e Foglizzo sono rimasti i suoi più bei ricordi: Foglizzo era, infatti, il suo paese natio, a Montanaro risiedeva con la moglie Emanuela e le figlie Valeria e Michela.
I ricordi
«Ci siamo conosciuti all’Adunata Nazionale Alpini di Udine a maggio del 1996- è il ricordo della moglie Emanuela- Ne andava fiero di essere un Alpino. Non si perdeva mai le Adunate degli Alpini di tutt’Italia, cercavamo di essere presenti a tutte. E’ stato sia un bravo papà che un buon marito che ha fatto tutto per noi. Sono stati tanti i suoi interessi che hanno riempito la sua vita e l’hanno fatto volere bene da tante persone».
Anche il Comune di Montanaro si stringe alla famiglia porgendo il proprio cordoglio. «Un bravo ragazzo, si andava sempre d’accordo insieme- ricorda il consigliere comunale ed amico Simone Debernardi- Era un gran lavoratore. Lavorava la campagna, e quando c’era una mano da dare, non si tirava mai indietro. Quando lo chiamavi, arrivava subito, anche a tarda sera. Ed era un tipo scherzoso, che gli piaceva fare festa, ed aveva una bella voce. Si scherzava insieme alle feste, la serata al suo fianco volava. Quante volte l’ho sentito cantare «La Madonnina dai riccioli d’Oro». Lo voglio ricordare così». Tanti sono poi stati i messaggi di cordoglio affidati ai social network. «Giorgio- scrive un amico- non trovo le parole giusto in questo momento. So solo che il Signore continua a portarsi via persone sempre più buone e tu sei stato una di queste, un personaggio unico. Amico di tutti e presente con tutti. Coscritto, anzi fratellino, mi mancherai moltissimo».
Anche sua cugina lascia un ricordo che ha letto durante la funzione religiosa.
«Tanti, troppi dolori insieme ti devastano- scrive Sara Bassino- si fa troppa fatica ad andare avanti, il destino quando si accanisce è veramente tremendo. Giorgio io non ho perso un cugino ma un fratello, siamo cresciuti insieme, siamo sempre stati una grande famiglia unita e ci siamo sempre supportati nei momenti di dolore. Ti prometto che noi continueremo ad essere uniti ad aiutare Emanuela, Valeria, Michela e tua sorella Elena. Ma tu da lassù aiutaci ad essere forti, a superare tutto questo. Hai lasciato un vuoto indescrivibile, rimarrai per sempre nei nostri cuori, ciao Giorgio». E adesso Giorgio potrà lassù ricongiungersi con i suoi cari papà e mamma Maria, quest’ultima mancata soltanto poco più di un mese fa.