lutto

Addio Guargiot, imprenditore edile

Bernardino Bassino, era anche volontario Cri

Addio Guargiot, imprenditore edile

E’ mancato Bernardino Bassino, 83 anni, molto conosciuto sia a Montanaro che a Foglizzo. Originario di Montanaro, Bernardino apparteneva alla storica famiglia Bassino, conosciuta con il soprannome di «Guargiot», radicata da generazioni nel paese montanarese.

Addio Guargiot, imprenditore edile

Guargiot in piemontese è una «piccola guardia», poiché un antenato della famiglia Bassino aveva svolto proprio quel ruolo in paese, lasciando un’impronta tale che i discendenti ancora oggi portano il suo soprannome. Da molti anni, Bernardino viveva Foglizzo, dove aveva costruito la sua vita familiare, sempre accompagnato dall’affetto della moglie Carla e dei suoi figli Andrea, Dario e Ivan. Bernardino era geometra e, in passato, aveva lavorato per qualche tempo presso il Comune di Montanaro. In seguito, mosso dallo spirito imprenditoriale, si era perfezionato come impresario edile, fondando un’attività che è diventata un punto di riferimento per il territorio. Il mestiere di muratore rappresentava per lui non solo una professione ma anche un profondo legame con la tradizione del suo paese: a Montanaro, infatti, quello del muratore era un lavoro diffuso, parte integrante dell’identità locale. La sua dedizione al lavoro è stata un esempio per molti, e ha saputo trasmettere i suoi valori anche ai figli che hanno seguito le sue orme nel settore dell’edilizia, portando avanti con orgoglio l’impegno familiare.

Il ricordo

«Non solo noi abbiamo appreso il mestiere di nostro padre- è il ricordo di Andrea, Dario e Ivan- Anche altri muratori venivano a casa nostra per chiedere consigli a nostro papà in un ambiente di fiducia e voglia di lavorare. La nostra casa era aperta a tutti perché lui era sempre disponibile: era l’impresario di tutti». Ma al di là della professione, ciò che ha sempre guidato Bernardino è stato l’affetto per la sua famiglia. Dalle merende ai racconti in piemontese sino alle feste di Carnevale: i momenti di quotidianità condivisi con i figli e i nipoti erano semplici ma carichi di amore. Questo è il ricordo della nipote Alice: «Ciao nonno Dino, ormai non sei più vicino a noi, ma io sento ancora la tua presenza. Ti ho sempre voluto bene, e te ne vorrò sempre. Mi dispiace non avere fatto un’ultima partita a carte, avrei voluto sapere chi sarebbe stato l’ultimo vincitore: sicuramente tu. Tanti i momenti che in questi giorni mi tornano in mente: quando tenevi accesa la televisione sui soliti canali (cowboy o Messe) poi ti addormentavi … ma se qualcuno osava toccare il telecomando, subito ti svegliavi dicendo che la stavi guardando, senza neppure lasciarci il tempo di cambiare canale. Ricordo quando facevi i cruciverba e ci chiedevi le parole che non conoscevi con la tua tipica frase: “Tu che studi…” e puntualmente nemmeno noi sapevamo la risposta. Mi mancano le tue battute, le spiegavi metà in italiano metà in piemontese come se noi potessimo capirle. Il divertente era che prima ancora di finirle di raccontare già iniziavi a ridere con la tua risata contagiosa. Mi manchi come l’aria, nonno. Non avrei mai pensato di stare così male per la tua assenza. Spero che lassù tu stia bene e che finalmente possa parlare di nuovo con tuo fratello Pencho. Ti voglio un bene dell’anima, nonno».

Era volontario Cri

Bernardino era stato anche volontario della Croce Rossa di Foglizzo e faceva l’autista.
I funerali si sono svolti venerdì 10 ottobre presso la chiesa parrocchiale di Foglizzo.