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Addio Livia, guerriera e volontaria della Lilt

Aveva 48 anni e sino alla fine ha lottato contro la malattia.

Addio Livia, guerriera e volontaria della Lilt
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«Aveva una voglia di vivere pazzesca». Con queste parole della presidente provinciale della Lilt, Donatella Tubino si può avere un flash di quella che era Livia Comino, morta a 48 anni in seguito ad un tumore che non le ha lasciato scampo. Livia ha lottato con grande determinazione e sempre con il sorriso sulle labbra.

Addio Livia, guerriera e volontaria della Lilt

«Ha lottato molto sino alla fine. Era una donna semplice e umile - dice Tubino - che si è sempre data molto da fare all’interno della Lilt, ci mancherà tantissimo. Ho il cuore spezzato per la sua scomparsa, era buona, brava e generosa, credeva molto nella prevenzione e si prodigava per divulgare questo messaggio. Passa il tempo ma davanti a queste terribili notizie non mi rassegno e non mi capacito, il dolore è sempre molto forte. Non riesco ad accettare queste terribili notizie, ma questo ci deve portare a continuare a credere nella prevenzione del tumore perché questa è una delle pochissime armi che abbiamo. Livia credeva in tutto ciò e sino alla fine ha avuto una grande forza d’animo». Parole molto toccanti quelle di Tubino che si uniscono a quelle di Maria Rosalbo, amica di Livia e delegata della Lilt di Brandizzo: «Io e Livia siamo state due pioniere della Lilt a Brandizzo. Ricordo i nostri giri in auto a consegnare le azalee per Brandizzo. Lei si è sempre impegnata molto nella nostra associazione, era una volontaria instancabile e sino a quando la salute glielo ha permesso, è stata sempre presente alle nostre iniziative. Le siamo stati accanto sino alla fine, le abbiamo dato tutto il nostro sostegno e la sua morte ci ha distrutti. Ci mancherà molto era una persona speciale. Il laboratorio della Lilt che apriremo sarà dedicato a lei. Si è sempre impegnata molto nel gruppo e sino alla fine ha mostrato la sua fiducia nelle terapie. Una grande amica mi ha lasciata». «Quella “bestia” che combattiamo con la nostra prevenzione - è il ricordo della Lilt di Brandizzo - non le ha lasciato scampo, proprio a lei che credeva fermamente in quello che faceva. La vogliamo ricordare mentre cuce un “barbotto”, forse una delle ultime cose che l’hanno allontanata per un po’ dalla sua angoscia. Sappiamo che per noi ci sarà sempre, il suo sorriso non verrà mai meno e ci mancherà, tanto! Ciao Livia!».

Il paese in lutto

Livia era cresciuta a Brandizzo, una ragazza solare che amava stare in compagnia degli amici, la sua folta chioma riccia la contraddistingueva e sin dalle medie era emersa la sua bravura e passione per la palla a volo. Faceva infatti parte della squadra di pallavolo della scuole medie ed in seguito era entrata nella formazione della società K2 di Brandizzo. Ed è anche l’ambiente sportivo, quello che lei tanto amava che oggi la ricorda con commozione. Livia lavorava presso la Tecnofiniture di San Mauro Torinese e anche nell’ambiente lavorativo era riuscita a farsi apprezzare e sino alla fine tutti le sono stati accanto.
Numerose le testimonianze di vicinanza al papà Berto, alla mamma Ernestina, al figlio Daniele con Massimo, il fratello Marco con Simone, Aldo, i nipoti Lorenzo, Asia e Francesco, la figlioccia Veronica, gli zii, i cugini e le amiche più care.

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