Addio Marina, voce del mondo agricolo dell’Amministrazione
Ex dipendente della Regione Piemonte, Angelino lascia un bellissimo ricordo di sé
Lutto nella politica montanarese per la scomparsa di Marina Angelino, mancata per un male incurabile a 63 anni a Montanaro.
Addio Marina, voce del mondo agricolo
In poche ore la notizia della sua scomparsa ha fatto il giro del paese lasciando un gran vuoto nella comunità che tanto la stimava e le era affezionata, come peraltro dimostrano i numerosi messaggi di cordoglio che si susseguono in questi giorni. Diplomata all’Istituto tecnico commerciale Cena d’Ivrea, Marina dal 1982 lavorava come impiegata nel settore ambiente alla Regione Piemonte e da poco era andata in pensione. Era stata consigliera comunale all’agricoltura e capogruppo della lista «Salviamo Montanaro» durante il primo mandato del sindaco Giovanni Ponchia, dal 2014 al 2019.
I ricordi
«Marina - è il ricordo del sindaco Ponchia - si era candidata insieme a noi per rendersi utile al nostro paese. Il suo è stato un intenso impegno non politico ma civico a favore del paese, in particolare dell’agricoltura. Ha costantemente proposto migliorie nel mondo agricolo in modo da sviluppare questo settore fondamentale nel nostro territorio. Aveva ereditato l’amore per la terra dalla sua famiglia che di generazione in generazione aveva portato avanti l’attività agricola, prima suo nonno, poi suo padre, entrambi contadini. Possedeva una forte sensibilità nei confronti dell’ambiente, per questo motivo si era candidata nel nostro gruppo. Era da tempo malata ed era consapevole che purtroppo il male alla fine l’avrebbe avuta vinta. Me l’aveva anche fatto capire qualche tempo fa, ai funerali di mia madre. Percepiva di avere ancora avuto poco da vivere e, tuttavia, ha lottato con caparbietà sino alla fine, con tanta voglia di vivere ed una forza incredibile. Marina amava la vita». Non solo una donna formidabile, ma anche una brava madre e moglie era Marina: alla sua adorata figlia Maurizia e a suo marito Silvio Vacca ha voluto un gran bene. A lasciare un ricordo è il vicesindaco PaoloMinetti.
«Marina- riferisce Minetti- era sempre disponibile, brava, umile e semplice. Anche durante le discussioni politiche fra fazioni opposte lei manteneva la calma. Questa era una sua grande qualità. Lei si teneva sempre fuori dagli scontri che scoppiavano durante i consigli comunali, non amava litigare. Era piuttosto incline al dialogo. Alla riappacificazione. Al termine di una seduta piuttosto accesa mi diceva sempre: «Ma perchè discutere? Non si può piuttosto trovare un compromesso fra le parti? Cerchiamo di andare d’accordo per il bene del paese».
Quando si era candidata, se l’era immaginata diversa la politica. E, forse, anche noi. Quella politica di paese che non porta a discutere ma a parlare e le idee opposte non conducono ad uno scontro agguerrito ma ad un confronto. Aveva fiducia, speranza in quel suo incarico amministrativo ma poi ne era rimasta delusa. Anche colpita da questi attacchi. Attacchi che non erano mai destinati a lei. Per tale ragione non si era più ricandidata in vista del secondo mandato. «Non fa per me» mi aveva spiegato. Questa era Marina: la sua semplicità, il suo grande senso civico, l’amore per il suo paese, sono le qualità che tutti noi amministratori dovremmo prendere d’esempio». I funerali di Marina Angelino hanno luogo questa mattina, mercoledì 18 ottobre, alle 10.30 nella chiesa parrocchiale di Santa Maria Assunta. Le sue esequie riposeranno nella tomba di famiglia del cimitero di Montanaro.