Aiuto, trovati scorpioni vicino al Comune

Si moltiplicano gli avvistamenti nel centro di Chivasso

Aiuto, trovati scorpioni vicino al Comune
Pubblicato:
Aggiornato:

Si moltiplicano gli avvistamenti nel centro di Chivasso

CSono ormai molto frequenti gli avvistamenti di scorpioni in città, i chivassesi dovranno farci l’abitudine. L’ultimo qualche giorno fa, nei pressi dell’enoteca «La Via del Vino», in via Demetrio Cosola, uno scorpione nero della lunghezza di circa 6 centimetri. «Si trovava proprio in mezzo al marciapiede - racconta Massimo Addario - e non è il primo che si vede nella zona. Il pericolo è che qualche bambino lo tocchi per giocarci e venga punto».
In effetti il pericolo maggiore è proprio per i bambini, in quanto la puntura dello scorpione italico è meno pericolosa della puntura di un’ape. L’Euscorpius Italicus, che è la specie più grande presente in Italia e si presenta di solito di colore nero, ma può variare fino al bruno, con il telson e le zampe che possono tendere al rossiccio. La coda sottile è tipica delle specie, poco o niente velenosa. E’ una specie molto diffusa in Europa. Oltre all’Italia, è presente nel Nord Europa, nei Balcani, Russia, Turchia, Grecia e Nord Africa.
I vecchi muri sono per loro ottimi rifugi e non è quindi un caso che li si possa avvistare nel centro storico, in prossimità delle antiche mura medievali. Qualche tempo fa erano state segnalate numerose presenze di scorpioni proprio in municipio.
Alcuni dipendenti comunali avevano raccontato di esemplari trovati sulle scale che portano agli uffici, ma nessuno è mai stato punto.
L'habitat naturale degli scorpioni italiani sono le zone umide e preferibilmente calde. La puntura dello scorpione avviene generalmente in maniera del tutto casuale o per imprudenza, mettendo le mani in un anfratto o camminando a piedi nudi. Gli scorpioni attaccano esclusivamente se si sentono in pericolo, generalmente restano immobili con la coda sollevata. Nella remota ipotesi si venga punti non bisogna applicare lacci che stringano la zona dell’arto colpito né aspirare con la bocca. E’ sufficiente premere la zona della cute colpita per far uscire il veleno, quindi applicare del ghiaccio coperto da un telo, esattamente come si farebbe per la puntura di un’ape. Se a morsicarvi non è lo scorpione che compare nella foto, sarebbe consigliabile contattare il centro antiveleni più vicino e identificare, se possibile, il tipo di scorpione.

Seguici sui nostri canali