Al Nadone un maxi buco da quasi 400 mila euro: «L’ex amministratore ci ha lasciati in mutande»
ndici scale, ottantanove famiglie, quasi trecento persone (che vivono in uno dei più grandi complessi residenziali della città) sprofondate in un incubo fatto di fatture non pagate, ingiunzioni e avvocati
Undici scale, ottantanove famiglie, quasi trecento persone (che vivono in uno dei più grandi complessi residenziali della città) sprofondate in un incubo fatto di fatture non pagate, ingiunzioni e avvocati.
Al Nadone un maxi buco da quasi 400 mila euro
Siamo al «Nadone» di via Mazzè, all’estrema periferia nord di Chivasso, ora al centro di una vicenda particolarmente complessa che ha come protagonista l’ormai ex amministratore di condominio (usiamo il maschile in modo generico, per non identificarlo in questa fase ancora assolutamente embrionale).
Tutto è iniziato lo scorso mese di aprile, quando da un giorno all’altro le ottantanove famiglie si sono ritrovate con i rubinetti chiusi. Niente acqua per cucinare o per lavarsi. E la stessa cosa sarebbe successa nuovamente a luglio.
«In quelle occasioni - ci spiega un residente - il “disguido” si era risolto quasi subito con l’interessamento dell’amministratore (che forse aveva pagato in fretta e furia qualche arretrato), ma come si dice ci è saltata la pulce nell’orecchio e abbiamo iniziato a fare delle verifiche».
L’amministratore come ha reagito alle vostre richieste?
«Prima ha negato ogni responsabilità, poi si è dimesso in quanto era cessato il rapporto di fiducia...».
A quel punto cosa avete fatto?
«Abbiamo nominato un nuovo amministratore, una società di Torino specializzata in gestioni immobiliari, e sono partite le verifiche. Ci sono degli avvocati di mezzo, prima di fare ulteriori passi vogliamo essere ben sicuri».
A questo punto, la doccia fredda che ha confermato la paure dei residenti: l’amministratore avrebbe omesso di pagare fatture (dalla Smat alla manutenzione del verde) per una cifra accertata di quasi 200 mila euro, ma che stando alle informazioni raccolte in via Mazzè potrebbe tranquillamente salire al doppio (al netto delle morosità dei singoli condomini).
«L’ex amministratore ci ha lasciati in mutande»
«L’amministratore - si legge in una lettera arrivata in redazione - si è appropriato dei soldi dei condomini non pagando le utenze. Tutti lo devono sapere, anche perché i responsabili risultano nullatenenti».
A questo punto i residenti non possono far che attendere l’evoluzione della vicenda, anche se con la matematica certezza di dover mettere (per una seconda volta) mano al portafoglio per pagare quanto erano convinti di aver già saldato. Quasi sicuramente procederanno per vie legali contro l’amministratore, «Ma non ci siamo fatti illusioni. Difficilmente infatti riusciremo a rivedere i nostri soldi».
«L’amministratore seguiva il condominio da una decina di anni - spiega l’avvocato torinese incaricato di raccogliere i documenti e ricostruire la complessa situazione contabile - e nel corso di un incontro ci ha consegnato ben 32 faldoni che stiamo setacciando. Di questo dobbiamo dargliene atto, dato che non tutti lo fanno... Vi sono buchi con la Smat non di poco conto (150 mila euro), e poi vi sarebbero movimenti strani (forse anche pagamenti per altri condomini amministrati, ndr) che stiamo accertando. Un bel pasticcio...».