il ricordo

«Alessandra, adesso vola leggera in cielo»

Aveva solo 14 anni e dal 2021 lottava con grande determinazione contro un tumore raro

«Alessandra, adesso vola leggera in cielo»
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Alessandra a 14 anni ha conosciuto la sofferenza e la malattia, ma questo non le ha mai cancellato il sorriso dal suo volto.

«Alessandra, adesso vola leggera in cielo»

E’ volata in cielo nella giornata di giovedì 7 dicembre lasciando mamma Deborah Buccella con Alberto, le sorelline Gaia e Zoe, gli adorati zii, i nonni e gli amici.
Alessandra frequentava l’Istituto Alberghiero di Trino, ma aveva frequentato le scuole medie a Crescentino dove aveva lasciato un ricordo indelebile.

Il ricordo della scuola

«“Tu pria che l’erbe inaridisse il verno, da chiuso morbo combattuta e vinta,
perivi, o tenerella. …” (a Silvia G. Leopardi).
Cara Ale, vogliamo ricordarti proprio con questi famosi versi di Leopardi perché sei stata una guerriera e hai lottato con tutte le tue forze contro il male che ti ha portato via da noi. - Sono le toccanti parole del Dirigente Scolastico e gli Insegnanti della Scuola Secondaria di Primo grado IC Serra di Crescentino. - Grazie alla tua mamma, che ci ha sempre tenuti informati e resi partecipi sul decorso della tua malattia, ti siamo stati accanto con tutto il nostro cuore e abbiamo condiviso con te attimi stupendi di amicizia, di solidarietà, di commozione.
Ti abbiamo seguita al Regina Margherita, a casa tua, quando eri con le tue amiche più care, le “Princifesse”, e tu sempre solare, allegra, ci hai donato dei grandi sorrisi. Ci hai insegnato ad essere forti e coraggiosi per l’incontro più temuto della nostra vita: quello di Samarcanda; ci hai spiegato come ti sentivi e quanto eri arrabbiata per ciò che ti stava succedendo e noi ascoltavamo in silenzio durante quell’orale che è indimenticabile.
Ora sei viva nei nostri ricordi, nei nostri pensieri, e alzando gli occhi al cielo possiamo scorgerti con la tua maglia dell’Inter, il tuo sorriso, il tuo berretto al contrario, il tuo maglione verde di Natale… si ora sei la nostra Ale…
Un saluto affettuoso da tutti noi e ricorda che “qualunque cosa accada noi ci vediamo a casa” e se la tua casa è il cielo infinito, noi ci vedremo lì».

Il dolore della mamma

«Era il 23 dicembre 2021 - inizia mamma Deborah -quando la malattia si è manifestata con convulsioni, svenimenti e una continua sonnolenza. Ad aprile si è svegliata con il collo gonfio e il pediatra ci ha mandati all’ospedale Regina Margherita. L’hanno rivoltata come un calzino e dopo alcuni giorni l’oncologo ci ha parlato del tumore che aveva colpito Alessandra: era un cancro molto raro e non curabile, ma ci abbiamo provato in ogni modo a contrastare la malattia. Ha affrontato tre cicli di chemio ed è stata sottoposta ad un intervento durato 10 ore dove le hanno asportato la cistifellea e metà fegato. Il tumore le aveva colpito la colonna vertebrale, il fegato e l’addome. Ci siamo rivolti al Centro Oncologico Europeo per avere qualche speranza in più, ma nulla. A metà novembre è stata sottoposta ad una tac e una pet, ma il quadro clinico si era aggravato, il tumore progrediva velocemente e da quel 23 novembre non siamo più usciti dal Regina Margherita. Q uello di Ale è stato un percorso di sofferenza, ma lei ha sempre affrontato tutto con il sorriso, a muso duro. Certo ci sono stati momento di sconforto e pianti, ma in ospedale in qualche modo ci sentivamo protetti, ci sentivamo a casa, era come essere in una famiglia. Sono stati due anni di inferno, e sono orgogliosa delle cose che ha fatto, di quanto amore è riuscita a smuovere. Era tifosa dell’Inter e ha ricevuto maglie e gadget da parte dei giocatori e personaggi famosi, ha persino ricevuto una telefonata da Xavier Zanetti».

Nelle scorse settimane Deborah insieme al supereroe Spidermen ha attivato una raccolta fondi per Alessandra e per le sue sorelline oggi, la campagna solidale prosegue perché Alessandra voleva che si facesse qualcosa di speciale in suo ricordo e così sarà realizzato qualcosa per i bambini del Regina Margherita.
«Al Regina - prosegue la mamma - ho visto tanta sofferenza, un mondo parallelo che sino a quando non si è lì non ci si rende conto. E’ inaudita tutta quella sofferenza. Ringrazio il personale del quinto e settimo piano dell’ospedale e anche i familiari e gli amici che ci hanno sempre sostenuto e che continueranno a farlo. Alessandra ha sofferto molto, troppo e adesso è nel mio cuore».

Alessandra adesso è volata in cielo, «è tornata a casa» e un mare di persone si è recata nella chiesa parrocchiale di Verrua Savoia per poterla salutare.

Commenti
Monica Girelli

Penso che Alessandra abbia vissuto in un soffio la vita con un ingordigia di amore e amicizia, credo sia stata un baluardo per i suoi amici e un esempio di rara franchezza e invece la vita è stata beffarda e il cielo ha deciso che non poteva esistere un anima così luminosa su questa grigia terra e se l'è ripresa nel suo firmamento.. ciao Alessandra rischiara le nostre notti tu sei la stella che brilla più di tutte

Sergio

Sentite condoglianze, sono Sergio un amico della zia Piera , riposa in pace anima bella

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