CHIVASSO

Alessandro, trovato senza vita dopo la truffa dei bitcoin, l'ultimo saluto

La sorella Antonella deve liberare al più presto la casa

Alessandro, trovato senza vita dopo la truffa dei bitcoin, l'ultimo saluto
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«Voglio avere il momento per piangere mio fratello perchè non ci sono ancora riuscita». Parla così Antonella Argentini sorella di Alessandro morto lo scorso 24 gennaio vittima delle truffe dei bitcoin.

Alessandro, trovato senza vita dopo la truffa dei bitcoin

Non si da pace Antonella per quanto successo: «Se dovrò aiutare le altre persone che sono rimaste vittima delle truffe dei bitcoin, lo farò. Perchè dopo aver raccontato la storia di mio fratello sono state numerose le persone che mi hanno contattato, che sono in preda alla disperazione. Se mio fratello non si è suicidato è morto di crepacuore e sono stati questi truffatori, in entrambi i casi, ad ucciderlo. Mio fratello era una persona riservata e forse per questo non è riuscita a chiedere aiuto, ma non era affatto stupido e che si è trovato davanti a delle persone che sono brave nel mettere in atto queste truffe. Ho ricevuto la solidarietà di amici e colleghi, sono stati meravigliosi con gesti e parole. Domenica a Chivasso in molti mi hanno abbracciata per non farmi sentire sola, e questo mi ha quasi commossa.

Non ha pace nemmeno da morto

Lunedì però, tutto questo è svanito perché la padrona dell’abitazione in cui viveva mio fratello ci ha messo fretta dicendo che se la casa non sarà liberà entro il 3 marzo allora dovremo versare anche l’affitto di tutto il mese. Abbiamo avvisato la la signora del decesso di Alessandro e già lì ci era stato chiesto di versare la quota d’affitto di febbraio.

Dobbiamo sgomberare l’abitazione, ma non è semplice. E’ davvero una situazione tristissima, è in questa vicenda emerge il lato peggio delle persone. Non voglio far tenerezza a nessuno, ma davvero non mi capacito dell’indifferenza di alcuni individui. Sembra quasi che siano le vittime ad aver colpa di essersi trovate in questa situazione. Non ho sentito la vicinanza di nessuna autorità di Chivasso. Anche solo per un confronto, se magari avessi avuto bisogno di un parere legale. E invece niente di niente».

Antonella prosegue il suo amaro sfogo: «Non credo nella giustizia. Mi è stato spiegato che il diritto di querela si estingue con il decesso di mio fratello, ma io voglio andare avanti per aiutare le persone che si trovano in difficoltà, proprio come è successo a lui. Perchè, quando una persona è vittima di queste truffe prova vergogna. E’ disperata e si sente giudicata. E quindi non denuncia. In alcuni casi accade persino che le persone prendano le distanze da loro. Ritengo che questo sia davvero qualcosa di vergognoso e io lotterò sino alla fine perché mio fratello abbia la pace che merita almeno da morto».

L'ultimo saluto

Il funerale sarà celebrato in forma civile lunedì 24 febbraio alle ore 9:45, con partenza dalle camere mortuarie dell'Ospedale Civico diretti al Tempio Crematorio del Cimitero di Mappano.

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