Alluvione

Alluvione, sul fronte frane è un bollettino di guerra

Resta chiusa la 590 della Valle Cerrina dal Baraccone a Chivasso. Nessuna idea sui tempi della riapertura.

Alluvione, sul fronte frane è un bollettino di guerra
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Anche se la situazione generale sta, lentamente, migliorando, i Comuni della Collina stanno ancora subendo i danni dell’ondata di acque a fango che si è abbattuta sul territorio giovedì 17 maggio.

CASTAGNETO PO

«Nei giorni scorsi - spiega Danilo Borca, sindaco di Castagneto Po - è stata riaperta la sp99 da Chivasso a Castagneto: la stiamo monitorando, perché i fronti frana sono importanti. Ancora chiusa la sp590 della Valle Cerrina, al Baraccone, mentre è percorribile  il tratto dal Bailey a strada Baraccone, in direzione di San Genesio. Per la riapertura del tratto dal Baraccone a Chivasso, chiuso dal 17 aprile, non ci sono ancora idee precise sui tempi. Mi auguro che chiariscano al più presto, anche perché abbiamo un locale pubblico (La Piola del Baraccone, ndr) che sta subendo tutti i danni: è un disagio enorme per quella attività.
Resta chiusa anche la sp103, verso Casalborgone, per una frana che si può comunque bypassare entrando in paese, e abbiamo ancora problemi di erogazione di acqua potabile in due o tre case.
I danni calcolati sulle strade pubbliche (non tenendo conto di boschi e privati) sono stati quantificati in circa due milioni di euro. La mia speranza è che smetta di piovere e di poter riprendere poco per volta la nostra quotidianità».

BRUSASCO

«Abbiamo mandato le schede per gli interventi di somma urgenza - spiega Giulio Bosso - e abbiamo chiesto quasi 300 mila euro per i lavori. Abbiamo ripulito le strade dal fango, e dopo la pioggia delle ultime ore i rii sono ancora bassi. Sul fronte frane, quelle più grosse sono al Borgo Garibaldi (che coinvolge anche l’acquedotto del Monferrato - un eventuale cedimento potrebbe mettere a rischio l’erogazione dell’acqua a Brusasco a Cavagnolo) e in via del Tamlino. Tra un paio di settimane, dopo il riconoscimento dello Stato di Calamità, partiranno i lavori urgenti: solo per le due frane appena citate sfioriamo il milione di euro. Il mio timore, dato che siamo pochi Comuni coinvolti, è che si finisca nel dimenticatoio...».

LAURIANO

«Una frana l’abbiamo già riparata, alla Vigna - spiega Mara Baccolla, sindaco di Lauriano - e SETA sta finendo di smaltire i rifiuti. In strada non ce ne sono più, e abbiamo iniziato la pulizia dei marciapiedi. Gli interventi di somma urgenza sono stati quantificati in 300 mila euro, mentre per quantificare le urgenze sono stati incaricati dei professionisti. Per quanto riguarda la strada di Fegine, in parte nel territorio della Provincia di Asti, ce ne faremo carico noi come comune di Lauriano, e sarà incaricato un professionista per l’analisi dei versanti. La strada ora è riaperta con limitazioni forti, ma le persone possono comunque uscire di casa».

SAN SEBASTIANO DA PO

«Stiamo facendo interventi urgenti per cercare di liberare ciò che è liberabile - spiega il sindaco Beppe Bava - ma dobbiamo attendere fine maggio quando sarà dichiarato lo stato di calamità. Per il momento stiamo attendendo un’altra visita dei funzionari regionali con cui condividere i danni. Abbiamo preparato un elenco di 19 frane per 3 milioni e 300 mila euro. Stiamo lavorando senza sosta per pulire le strade, smaltire i rifiuti e firmare ordinanze per le case a rischio (sette o otto). A Bellavalle abbiamo iniziato a lavorare portando via la legna (l’unico modo per verificare se ci sia ancora la strada o no) che al momento stocchiamo in un campo di proprietà comunale in attesa di capire come smaltirla.
Siamo solo agli inizi, non mi sogno nemmeno che arrivino tutti i soldi che abbiamo quantificato quindi dovremmo fare delle scelte. Lungo via Rigonda vi sono cinquanta metri in cui la strada non c’è più. La Villa aveva quattro strade di accesso, ora ne è rimasta una: speriamo non piova più e che la collina regga. In caso di nuove frane, tutta l’area di Cascina Caccia, Case Bocca e Villa Duchi d’Aosta rischia di essere isolata».

CASALBORGONE

«Stiamo lavorando alla riapertura delle strade - spiega Francesco Cavallero, sindaco di Casalborgone - ma ci sono ancora frane importanti. Abbiamo stanziato 100 mila euro di fondi comunali per la somma urgenza, con un preventivo inviato alla Regione, per le 17 frane, di un milione 440 mila euro».

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