IL CASO SMARINO, LA TERRA DELLA TAV TORINO-LIONE

Ambientalisti contro il sindaco: «Abbiamo chiesto trasparenza, lui ci ha denunciato»

Sono pronti ad organizzare una serata informativa.

Ambientalisti contro il sindaco: «Abbiamo chiesto trasparenza, lui ci ha denunciato»
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Gli ambientalisti replicano al primo cittadino di Torrazza Piemonte: «Abbiamo chiesto trasparenza ma il sindaco ci ha denunciato: noi andiamo avanti lo stesso». Intanto aspettano il termine dell’emergenza per organizzare l’incontro.

Ambientalisti contro il sindaco

«Noi abbiamo chiesto trasparenza, ci hanno denunciati».  E’ con queste parole che parte il comunicato stampa del gruppo di Legambiente che si occupa del problema smarino, la roccia da scavo che arriva dalla Tav, a Torrazza Piemonte.

Il comunicato

Uno scritto che vuol far luce su quello che sta accadendo in paese, un paese dove tanti sono i quesiti ancora senza una risposta: «Torrazza è uno dei siti scelti per lo stoccaggio del rifiuto da cantiere della linea ad Alta velocità Torino - Lione il cosiddetto smarino.
Poiché lo smarino, detrito derivato dalla perforazione da fresatura della montagna della Valsusa, frantumato e polverizzato potrebbe contenere materiali non idonei ad essere stoccati in una discarica non adatta ad accogliere tale rifiuti. Così alcuni cittadini del Chivassese hanno indetto un’assemblea pubblica per il 6 marzo presso la sala della parrocchia dove sarebbero stati invitatigli ingegneri della commissione tecnica Tav della città di Torino per informare la cittadinanza. Per indire l’assemblea è stata distribuito un volantino. La reazione che ne è conseguita ci ha decisamente stupiti per le insolite decisioni prese dalle autorità torrazzesi: la Curia ha comunicato che la sala parrocchiale, prima concessoa, non era più disponibile; il sindaco ha denunciato per procurato allarme 6 cittadini che hanno distribuito il volantino. Ci pare ancora più incomprensibile visto che nel 2019 l’attuale primo cittadino si era espresso contro l’utilizzo della cava Cogefa come deposito dello smarino, contro ulteriori ampliamenti della discarica, e per l’adozione di nuove norme comunali atte a dissuadere nuovi insediamenti potenzialmente dannosi al territorio, all’ambiente e alla salute dei cittadini. Inoltre le azioni intraprese dalle autorità locali, a nostro parere fanno venire meno qualsiasi dialogo democratico e collaborazione con i cittadini e amministrazione. Legambiente continuerà a lavorare.
In attesa che l’emergenza sanitaria intrapresa dalle autorità competenti per contrastare la diffusione del contagio da coronavirus finisca, l’assemblea pubblica di informazione sullo smarino è rimandata in data e luogo da definirsi».

La serata informativa si farà

Insomma gli ambientalisti non la danno vinta a Rozzino, non vogliono piegarsi di fronte alle scelte di un parroco e di un sindaco. Il loro obiettivo è quello di informare la popolazione non solo di Torrazza ma di tutto il territorio di quello che accadrà se veramente nella cava lungo la provinciale per Rondissone sarà depositato questo materiale di risulta.

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