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Amianto, arrivano i contributi

Dalla Regione Piemonte oltre un milione di euro per bonificare scuole e ospedali.

Amianto, arrivano i contributi
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Amianto, arrivano i contributi. Dalla Regione Piemonte oltre un milione di euro per bonificare scuole e ospedali.

Amianto, arrivano i contributi

La Regione Piemonte destina oltre un milione di euro a Comuni, Province, Città metropolitana di Torino, Asl e aziende ospedaliere per la bonifica da amianto in scuole e ospedali.
Il bando vede una disponibilità di 1 milione 161 mila euro. Fra i beneficiari sono esclusi i Comuni inseriti nella perimetrazione del sito di interesse nazionale di Casale Monferrato, che usufruiscono degli incentivi stanziati da Stato e Regione per la bonifica dell’omonimo sito.
Il bando prevede che gli edifici e le strutture oggetto di bonifica siano di esclusiva proprietà dei soggetti richiedenti; i contributi per la realizzazione delle attività di bonifica sono destinati alla copertura del 100% dei costi di rimozione, trasporto e smaltimento e del 100% degli oneri per la sicurezza. L’importo massimo del contributo regionale assegnabile per ogni singola istanza è pari a 250.000 euro. Domande entro il 30 ottobre.

Una fibra pericolosa

L’amianto è un materiale di origine naturale con struttura fibrosa; la sua grande resistenza lo ha reso un ottimo additivo per il cemento o per le vernici. Per questo è stato largamente impiegato in edilizia per realizzare grondaie, tubi, feltri per sottofinestre, ma anche tramezzi e piastrelle. Inoltre, le sue proprietà isolanti lo hanno reso ampiamente utilizzato quale materiale per rivestire tetti e pareti.
L’amianto è presente in materiali friabili che, se danneggiati o polverizzati, rappresentano un pericolo per l’uomo: le fibre possono essere inalate e provocare gravi malattie dell’apparato respiratorio. La procedura di rimozione e smaltimento dell’amianto deve essere svolta da ditte specializzate affinché non siano lasciate polveri altamente pericolose per la salute.

La storia del passato

Grande scalpore ha fatto, e continua a fare a colpi di vicende giudiziarie, il caso dell’ex stabilimento Eternit di Casale Monferrato (AL), un insediamento produttivo di cemento-amianto con cinquemila addetti impiegati fino al 1986. Verso la fine degli anni Settanta si verificò una drammatica sequenza di patologie professionali, situazione che colpì anche l’ambiente (con grave inquinamento dalle polveri di amianto) e la popolazione (affetta in numerosi casi da mesotelioma). Casale Monferrato si è particolarmente distinta per la lotta all'amianto, diventando la città simbolo nel mondo.

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