Anziani truffati, scoperti e arrestati i due delinquenti

La scoperta a Livorno Ferraris.

Anziani truffati, scoperti e arrestati i due delinquenti
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Anziani truffati nel Vercellese. I carabinieri hanno smascherato i due delinquenti napoletani che sono stati arrestati.

Anziani truffati nel Vercellese

Il Nucleo Investigativo del Comando Provinciale Carabinieri di Vercelli ha arrestato di M.G., pregiudicato 48enne di Napoli, e A.D., 20enne incensurato di Napoli. I due sono ritenuti responsabili di 36 truffe commesse in danno di anziani in provincia di Vercelli ed in numerose altre provincie del nord Italia. L’accusa è di associazione per delinquere finalizzata alla truffa, concorso in tentata truffa e sostituzione di persona.

I fatti

Le indagini sono scaturite a seguito di una truffa commessa il 21 marzo 2018 a Caresanablot. Una signora 62enne è stata contattata telefonicamente da uno sconosciuto, qualificatosi come avvocato. Avvocato del figlio. Quest'ultimo infatti era stato coinvolto in un grave incidente stradale. Ed essendo trattenuto negli uffici giudiziari, era indispensabile versare immediatamente una somma di denaro per evitarne la detenzione.

Telefonate dalla Spagna

I controlli hanno permesso di accertare che i due arrestati venivano indirizzati ai domicili delle vittime da due “telefonisti” dimoranti in Spagna. Tutt’ora in corso di identificazione. Con il principio della “pesca a strascico” ed utilizzando un copione consolidato, con il quale cercavano di carpire dalla stessa vittima informazioni sul congiunto, effettuavano numerosissimi tentativi telefonici sino ad individuare la persona che, per comprensibile cieco affetto nei confronti del parente (di solito un figlio) e pressata dalla riferita urgenza, accettava di versare somme di denaro ed oggetti preziosi per favorire la dichiarata scarcerazione della persona cara. Una volta ottenuta la disponibilità della vittima, i telefonisti contattavano gli arrestati e fornivano loro le indicazioni per raggiungere l’obiettivo e prelevare i valori. Utilizzavano schede telefoniche intestate a persone inesistenti od acquistate in forma anonima in Spagna.

36 truffe

Al termine delle indagini si è accertato che i malviventi, nel periodo tra il 10 maggio 2018 ed il 14 giugno 2018, hanno posto in essere 36 truffe. 23 consumate e 13 tentate ai danni di persone anziane residenti nelle province di Vercelli, Novara, Torino, Alessandria, Aosta, Genova, Imperia, La Spezia, Pavia, Milano, Lodi, Brescia, Bergamo, Padova, Vicenza, Varese, Verona, Cremona, Parma, Mantova e Firenze. Da una stima estremamente approssimativa e per difetto, sino ad ora, i criminali si sono appropriati di contanti e valori per circa 60.000 euro.

Truffato un telefonista

Dall’attività di indagine è emerso, tra l’altro, che uno dei telefonisti ha scoperto di essere stato, a sua volta, “frodato” da un complice che dichiarava consegnati quantitativi di soldi e gioielli inferiori a quelli realmente sottratti alle vittime.

Caso sventato a Livorno

Nel Vercellese gli arrestati hanno portato a segno due truffe. Una a Caresanablot e una a Cigliano. A Livorno Ferraris, anch’essa interessata da un tentativo il fatto è stato scongiurato grazie al rapporto di vicinanza tra carabinieri e popolazione. La vittima infatti, persona anziana, avendo creduto nella necessità di dovere versare una somma per la liberazione del figlio, si stava recando in banca per prelevare il denaro. Lungo il tragitto la donna, in lacrime, ha incontrato il Comandante della Stazione Carabinieri. Alla donna si è così avvicinato il comandante che voleva darle conforto. Ascoltato il racconto della vittima, il Maresciallo le ha spiegato che si trattava di una truffa. E così si è attivato. La presenza di personale in uniforme ha fatto si che i malviventi non si siano neppure presentati a riscuotere le somme indebite.

 

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