CHIVASSO

Aprono le auto e rubano le chiavi di casa: boom di furti in città

Appartamenti svuotati senza (o quasi) segni di scasso, fogli di carta lasciati senza un senso logico sui pianerottoli.

Aprono le auto e rubano le chiavi di casa: boom di furti in città
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Appartamenti svuotati senza (o quasi) segni di scasso, fogli di carta lasciati senza un senso logico sui pianerottoli, auto con danneggiamenti «anomali».

Aprono le auto e rubano le chiavi di casa: boom di furti in città

Appartamenti svuotati senza (o quasi) segni di scasso, fogli di carta lasciati senza un senso logico sui pianerottoli, auto con danneggiamenti «anomali».
I Carabinieri della Compagnia di Chivasso, coordinati dal Capitano Luca Giacolla, stanno lavorando senza sosta per contrastare i furti commessi sul territorio da bande specializzate, che agiscono con modalità sempre più raffinate.

Colpi in appartamento

Nell’ultima settimana, sono almeno tre i furti commessi in via Spanzotti, alla periferia nord della città, circostanza che ha fatto pensare alla presenza di un «basista» in grado di segnalare ai malviventi l’indirizzo esatto delle famiglie già partite per le ferie estive.
L’assenza di segni di scasso evidenti ha fatto ipotizzare il ritorno in città della banda della chiave bulgara, ma i ladri potrebbero aver utilizzato anche dei semplici «kit» in grado di neutralizzare le serrature meno complesse.
Anche la pista del basista non viene considerata di primo piano: ai malviventi, infatti, basta riuscire ad entrare nella palazzina e dare un’occhiata alla cassetta della posta, oppure lasciare un fogli di carta o un volantino davanti alla porta d’ingresso dei singoli appartamenti. Se il giorno seguente nessuno l’ha rimosso, è molto probabile che in casa non ci sia nessuno.

Nel mirino, i SUV

Ma c’è un’altra casistica che preoccupa non poco gli inquirenti. Nei giorni scorsi, infatti, si sono verificati una serie di strani danneggiamenti ad alcuni SUV di lusso (le berline di pari segmento sono praticamente sparite dalle strade chivassesi) parcheggiati in pieno centro, di proprietà di commercianti e titolari di studi professionali.
Considerati in un primo tempo banali atti vandalici, si sono invece rivelati tentativi per aprire i veicoli a caccia delle chiavi di casa, con l’indirizzo esatto poi recuperato dai documenti delle vetture.
In un caso, i ladri sono riusciti a portare a termine il loro «lavoro»: colpito un notissimo imprenditore chivassese, che al suo rientro a casa, in serata, non ha potuto far altro che chiamare il 112 e iniziare la conta dei danni, ammontanti a parecchie migliaia di euro. La sua unica «colpa», aver lasciato in auto, appunto, le chiavi dell’appartamento.
In alcuni casi, i ladri avrebbero aperto le auto forzando il nottolino: sembra impossibile, ma ormai (tra telecomandi e chiavi elettroniche che basta avere in tasca) accorgersi di una simile manomissione è un vero colpo di fortuna.
Dagli inquirenti arriva quindo il consiglio di non lasciare mai le chiavi di casa (o dell’ufficio o dello studio) nel cassetto portaoggetti dell’auto.

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