IL CASO

«Ascensore a scuola solo ora, manovra puramente elettorale»

Nicoletta Pozzi ricorda le proposte bocciate dal suo gruppo.

«Ascensore a scuola solo ora,  manovra puramente elettorale»
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E’ la fine del mese di marzo quando la Giunta Barberis decide, attraverso un atto di indirizzo, nell’ambito degli interventi di superamento delle barriere architettoniche negli edifici scolastici, di procedere all’installazione di una piattaforma elevatrice alla scuola primaria «Senatore Giovanni Faldella», il plesso di via Ponte Rocca.

Ascensore a scuola solo ora

Un tema molto importante sul quale il gruppo di opposizione «Un’Altra Saluggia è possibile» ha puntato in questi anni «senza però mai esser ascoltati, anzi» precisa ora il capogruppo Nicoletta Pozzi.
Proprio lei, appresa la scelta dell’Amministrazione Barberis interviene: «Crediamo che questo sia un ottimo intervento per favorire l’inclusione e il superamento delle barriere architettoniche nelle scuole del nostro territorio. Peccato che questo intervento sembri solamente l’ennesimo opera pubblica in vista delle prossime elezioni di giugno, l’ennesimo modo per trovare dei voti, questa volta tra i genitori. Ma voglio ricordare come il gruppo d’opposizione di cui faccio parte ha più volte richiesto all’Amministrazione comunale di effettuare questo intervento per adeguare una scuola realizzata negli Anni Sessanta».

Progetto avanzato più volte

«Era il 2019 quando per la prima volta abbiamo chiesto all’Amministrazione di intervenire realizzando questo intervento che avrebbe permesso agli studenti con difficoltà motorie, anche temporanee, di poter raggiungere i vari piani del plesso senza difficoltà. Proposta che era stata presentata attraverso una mozione nella quale si avevamo precisato che la scuola era si sicura, ma non adeguata per via della presenza delle barriere architettoniche. - Prosegue Pozzi -  Proposta riformulata nel dicembre 2021 attraverso un emendamento al bilancio di previsione 2022: in questo caso, dopo aver letto la proposta, la maggioranza ha votato contro senza dare una motivazione, senza dire nulla. Ci siamo vergognati di quel silenzio, gli abbiamo detto che si sarebbero dovuti vergognare.
Oggi, leggiamo invece che la Giunta ha dato come compito all’ufficio tecnico di realizzare questo intervento. Prima di tutto una presa in giro nei nostri confronti perché, lo ripeto, il nostro gruppo lo aveva proposto solo quattro mesi prima. Ma nulla».
«Inoltre voglio precisare che in una comunità le barriere non sono solamente quelle architettoniche ma anche quelle di pensiero perché il disabile, a scuola così come in tutte le altre realtà, deve esser integrato, non deve esser discriminato».

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