Assalto in villa, spari contro i rapinatori
I malviventi volevano investire il vicino della vittima

Nove colpi di pistola, il vicino di casa della vittima preso a bastonate, tre ladri (diventati rapinatori) in fuga su di un Suv di colore bianco, ora ricercato in tutto il territorio piemontese.
Assalto in villa, spari contro i rapinatori
Siamo nella parte alta di San Raffaele, a lato della Val Baudana, zona di ville e dimore storiche ristrutturate e suddivise in appartamenti di pregio. Medici, imprenditori, professionisti che più di ogni altri fanno gola alle bande di malviventi che in questa estate, come in ogni altra, approfittano del periodo di vacanza per lanciarsi a caccia di gioielli e orologi di lusso. Alla vigilia di ferragosto, intorno alle 23, una chiamata al 112 segnala «qualcosa di strano». Sono stati sentiti colpi di pistola, grida, la sgommata di un’auto svanita nella notte.
L’intervento dei carabinieri del Nucleo Radiomobile di Chivasso, comandato così come la Compagnia dal Luogotenente Fabio Errica è stato immediato, con l’appoggio dei colleghi della Sezione Operativa.
Stando alle prime informazioni raccolte, sembra che il vicino di casa della vittima (non presente in casa) sia stato allertato dal rumore di vetri infranti e dallo scattare dell’antifurto.
Il vicino preso a bastonate
Una volta in strada l’uomo, un cinquantenne, avrebbe scoperto un uomo armato di bastone nel parcheggio davanti alla palazzina. Un primo colpo sparato in aria nel tentativo di dissuadere i malviventi avrebbe scatenato l’immediata reazione del «palo»: nessuna fuga, ma un attacco all’uomo colpito con violenza alle braccia.
Le bastonate non gli hanno però fatto perdere il controllo della sua Glock, regolarmente detenuta.
Nel giro di pochi secondi, messi in allerta dal primo sparo, gli altri due rapinatori sono usciti dalla villa, e con il complice sono saliti a bordo, come detto, di un SUV di colore bianco. Prima di scappare, avrebbero ingranato la retromarcia cercando di investire più volte l’uomo che aveva mandato a monte i loro piani.
A questo punto, il cinquantenne avrebbe nuovamente impugnato la pistola sparando altri otto colpi in direzione del commando.
L'intervento dei carabinieri
I Carabinieri (il cui intervento è stato definito dai presenti «Rapido ed efficiente») hanno subito allertato tutti gli ospedali della zona, ma al momento non risultano passaggi «sospetti» al Pronto Soccorso, e quindi molto probabile che i colpi non siano andati a segno o che al massimo abbiano colpito la vettura.
Dopo i rilievi la Glock, come atto dovuto, è stata posta sotto sequestro e gli atti sono stati trasmessi alla Procura della Repubblica di Ivrea.