"Attenti a quell'auto, sono zingari", il messaggio whatsapp che crea allarme
La bufala si sta diffondendo sul nostro territorio
La bufala si sta diffondendo sul nostro territorio
Il sistema principale di diffusione è Whatsapp e i suoi gruppi. La notizia, è vecchia ormai di almeno due-tre anni, ma ogni volta fa lo stesso effetto: amplia i timori dei residenti e alimenta l’allarmismo infondato. Da qualche ora anche i settimesi stanno ricevendo il seguente messaggio (nella foto): «Fallo girare, sono truffatori, si spacciano per dipendenti di Enel Energia, occhi aperti. Attenzione!! Zingari. Viaggiano su una Renault Scenic targata Bj***Ep, sono pluri ricercati. Fate girare il numero di targa a più gente possibile».
Il messaggio, che in questi giorni sta facendo squillare anche i telefoni della nostra città, è una «bufala» bella e buona che sta creando inutili allarmismi sul territorio. Ciò, ovviamente, non toglie che si debba prestare sempre la massima attenzione a tutte le situazioni sospette o di potenziale rischio, allertando il prima possibile le forze dell’ordine attraverso i numeri di pronto intervento, tra i quali il 112.
Nel merito della questione interviene anche l'Enel che raccomanda alcune precauzioni da seguire attentamente:
- Pretendere sempre l'esibizione del tesserino Enel di riconoscimento: chiunque si presenti a domicilio per conto di Enel, che si tratti di dipendenti o di personale esterno incaricato, deve essere munito di tesserino plastificato con foto e dati di riconoscimento. Se qualcuno si presenta a nome dell’azienda bisogna sempre chiedere di visionarlo. Gli agenti specializzati di Enel Energia - Società del gruppo Enel che opera sul mercato libero -possono presentarsi al domicilio dei Clienti per proporre le offerte luce e gas. L’importante è che non venga comunicato che è obbligatorio cambiare contratto. Il Cliente è libero di decidere se aderire o meno alle proposte che gli vengono esposte.
- Non accettare nessuna transazione economica a domicilio: nessuno è autorizzato a riscuotere somme di denaro a domicilio per conto di Enel. Se qualcuno si presenta a casa dei clienti Enel per richiedere il pagamento di fatture è presumibilmente un truffatore. Qualsiasi pagamento dovuto a Enel va effettuato sempre e soltanto secondo i canali conosciuti: on-line con carta di credito, addebito su conto corrente bancario, sportelli bancomat abilitati, uffici postali, addebito su conto corrente postale, sportelli bancari convenzionati ma anche bar e tabaccherie collegati alla rete Lottomatica Servizi e Sisal.
- Per quanto riguarda le verifiche dei contatori, e-distribuzione (la Società del Gruppo Enel che gestisce la rete di distribuzione elettrica) effettua periodicamente dei controlli a distanza dei gruppi di misura per garantirne il corretto funzionamento. In alcuni casi occorre una verifica del contatore direttamente sul posto attraverso il proprio personale qualificato, il quale è comunque sempre munito di tesserino plastificato con foto e i dati essenziali per il riconoscimento.