SANITA'

Avis in campo contro il Covid19

Infatti, insieme al gruppo provinciale, si sta per attivare un protocollo per cercare una cura. 

Avis in campo contro il Covid19
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Avis di Cigliano in campo contro il Covid19. Infatti, insieme al gruppo provinciale, si sta per attivare un protocollo per cercare una cura.

Avis, ripartono le attività

Il Coronavirus ha modificato la vita di ogni singolo cittadini. Ogni singola azione, infatti, è stata modificata da questa emergenza sanitaria. E così anche la donazione del sangue, che a Cigliano viene organizzata dall’associazione Avis guidata dal presidente Mauro Pasteris, nonché anche membro del direttivo provinciale, ha dovuto adattarsi alle nuove esigenze.

Il presidente

«C’è voluto un po’ di tempo perché l’Avis aveva bloccato le donazioni e solo a metà aprile ha riaperto le attività - spiega Pasteris - E così noi abbiamo organizzato la donazione per la giornata di giovedì 16 aprile. Si era optato per il blocco perché vi era carenza del personale infermieristico che era stato occupato nei reparti Covid19 e un po’ anche per la riduzione di richiesta di sangue negli ospedali visto che la pandemia aveva cancellato gli interventi non salvavita.
Ora però siamo ripartiti e lo abbiamo fatto rispettando tute le norme igienico sanitarie previste. Abbiamo, infatti, ridefinito il layout delle sale. Il donatore si è recato in sede su appuntamento, ha svolto un triage prima dell’ingresso nei locali. Poi da lì, i volontari hanno assistito ogni donatore accompagnandolo poi nella sala prelievi dove le due posizioni sono state separate da tende trasparenti proprio per salvaguardare la sicurezza di ogni singola persona. Nella sola giornata di giovedì abbiamo svolto 31 donazioni, un buon numero viste tutte le accortezze da seguire».

Progetti futuri

Ma la cosa più importante è cosa l’Avis intende fare “domani”?
«Come Avis provinciale stiamo attuando una selezione di donatori per sviluppare insieme all’Asl di Vercelli le terapie di plasma autoimmune per curare il Covid19 - spiega Pasteris - In tutte le pandemie, dall’ebola alla Sars1, i primi farmaci sviluppati per sconfiggere queste infezioni sono basati sugli anticorpi delle persone guarite dal virus.
Si tratta di un protocollo che adotteremo con il centro trasfusionale di Vercelli per sviluppare terapie anti Covid. E’ partito dalla Regione Lombardia e si divide in tre parti, cioè in tre tipologie d’azione a seconda del ricevitore: una rivolta al personale sanitario (utilizzato per aumentare la resistenza al Covid19), una alle persone già contagiate (terapia per non far avanzare il virus) e l’altra per le persone in terapia intensiva (per cercare di debellare il virus).
E tra coloro che potrebbero rientrare in questo protocollo c’è anche una persona di Cigliano che ha già dimostrato il suo interesse a far parte dei donati di plasma».
Insomma anche Cigliano si unisce nella lotta contro il virus che ha già ucciso troppe persone in pochissime settimane.

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