A CHIVASSO

Bambino rischia di affogare in piscina, salvato dal bagnino

Immediato l’intervento dello staff dell’impianto di via Gerbido. Sul posto la Cri con medico e infermiera del 118.

Bambino rischia di affogare in piscina, salvato dal bagnino
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Bambino rischia di affogare in piscina a Chivasso: salvato dal bagnino. Immediato l’intervento dello staff dell’impianto di via Gerbido. Sul posto la Cri con medico e infermiera del 118.

Bambino rischia di affogare in piscina

Poteva finire in tragedia, ma per fortuna l’immediato intervento dello staff di salvataggio ha evitato il peggio. Domenica 13 giugno 2021, complice una bellissima e molto calda giornata, l’impianto comunale di via Gerbido era davvero gremito. Tantissime le famiglie e i ragazzi che hanno colto l’occasione della festa per sfuggire all’afa con tuffi refrigeranti.
Grida, schiamazzi, risate e tanta allegria. Improvvisamente però un ragazzino, classe 2012, inizia ad agitarsi e viene visto più volte finire sott’acqua con grande difficoltà a riemergere.
La gente intorno non sembra capire costa sta succedendo.
Per fortuna, però, immediatamente un bagnino, che si è subito accorto di quanto stava accadendo, si getta in acqua, recupera il bambino e lo porta al sicuro sul bordo vasca. Qui è intervenuto tutto lo staff che inizia le pratiche di rianimazione. Il piccolo, seppur molto spaventato, riprende subito conoscenza dando le sue generalità ai soccorritori. Dopo qualche minuto arriva anche l’ambulanza della Croce Rossa di Chivasso con a bordo medico e infermiere del 118. Vengono prestate in loco le prime cure poi il ragazzino viene portato al Pronto Soccorso dove è stato tenuto in osservazione per qualche ora.

Salvato dal bagnino

Meno male che l’incidente si è verificato in una piscina dove il personale addetto al salvataggio è molto attento e quindi non si sono persi attimi che in questi frangenti potrebbero essere fatali.
Il bagnino che è intervenuto per primo è un ex agonista della squadra di salvamento e già teneva d’occhio il bambino perché lo vedeva giocare nell’acqua alta.
«Eh si- ci dice Federico Canuto della Libertas, la società che ha in gestione l’impianto - i nostri bagnini sono preparati, sanno come muoversi e anche quali pratiche di soccorso applicare. Non è stato per fortuna necessario defibrillare perché il bambino è stato subito cosciente. Quando capitano simili incidenti emerge quanto importante sia recarsi in strutture dove c’è assistenza. Immaginiamo fosse successo ad Orco, chissà cosa sarebbe potuto accadere.
Non mi stanco mai di ripetere che i ragazzini vanno costantemente guardati e non lasciati da soli in vasca».
Certamente un grande plauso va al bagnino che ha avuto una notevole prontezza di spirito.

Il servizio di sicurezzsa

Federico Canuto coglie l’occasione per informare che da quest’anno la piscina comunale si è dotata di una squadra privata di sorveglianza. Spiega: «Siamo stati costretti a prendere questa decisione perché purtroppo da quando abbiamo aperto abbiamo subito una serie di danni. Atti vandalici contro ombrelloni, sdrai e armadietti. Evidentemente il lockdown e la scuola a distanza hanno lasciato strascichi negativi nei giovani. In tanti, troppi quando vengono qua in piscina danno il peggio di loro stessi. Hanno atteggiamenti arroganti, urlano, sono chiassosi e rissosi. Quindi per evitare problemi a chi viene qui in cerca di tranquillità abbiamo una sorveglianza che è sempre attiva. Un deterrente per chi vuole fare il bullo».
Un lieto fine per l’incidente occorso al ragazzino che forse, preso dal gioco, si è spinto in una zona dove l’acqua era troppo alta.
Tanti applausi al bagnino-eroe.

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