Bancomat obbligatori in tutti i negozi
Da gennaio anche il caffè o il panino potranno essere pagati con la carta.
Bancomat obbligatori in tutti i negozi. E anche Chivasso non può sottrarsi a questa decisione del Governo.
Bancomat obbligatori
Obbligo di installare i bancomat in tutte le attività commerciali e sanzioni per chi rifiuta di ricevere un pagamento attraverso questo strumento. E’ questa la novità che sembra sempre più certa. Abbiamo fatto un giro tra i commercianti di Chivasso, in particolar modo baristi e panettieri per vedere cosa ne pensano di questa novità.
L'inchiesta, la categoria è divisa
«Personalmente ritengo possa essere una buona soluzione per incrementare la clientela che utilizza principalmente mezzi di pagamento innovativi, soprattutto i giovani che spesso e con sempre più frequenza chiedono di pagare con il cellulare. - dice Vittoria - L’unica difficoltà che riscontro è quella di dover utilizzare più apparecchi pos in quanto rende meno fluida la gestione di servizio clientela e pagamento consumazioni».
Jessica invece afferma: «Secondo me è una cavolata. Su un euro guadagno 30 centesimi più il costo della transazione alla fine non rimane nulla. Per altre attività va bene, ma per pagare un caffè mi sembra una cosa inopportuna». «Per altri generi può andare bene, ma in un bar no - dice Armando - a meno che non abbattano le commissioni bancarie.
Lasciare le cose così come sono mi pare che abbia davvero poco senso». «Se dovessero togliere le commissioni sarebbe un cosa positiva, ma così davvero no. Parliamo di importi davvero molto bassi. Senza spese bancarie non avremmo neppure il problema di dover dare il resto, ma si deve rivedere tutto però». «Dobbiamo adeguarci al resto d’Europa e va bene però allora pensiamo anche alle commissioni e alla valuta. Se ad esempio effettuano un pagamento di venerdì io non ho una disponibilità in banca immediata e quindi non posso contare sui pagamenti effettuati con il pos per poter sostenere delle spese e devo così versare o comunque utilizzare altro denaro. - affermano Raffaella e Mario - Ritengo che questo sia un aspetto da tenere molto in considerazione.
Non sono contraria all’intervento in sé, ma come detto si deve tenere conto di questo aspetto».
«Cosa faccio pagare un panino da 30 centesimi con il bancomat? - dice Domenica - Già per i piccoli commercianti non sono tempi facili poi ancora arrivano tutte queste nuove norme che non ci aiutano affatto». Massimo invece sostiene: «Ho una convenzione con la banca che più transazioni si effettuano e meno si pagano le spese sino ad arrivare ad annullarsi.
Non trovo questa novità negativa, alcune banche si sono già mosse in questo senso e credo che nel momento in cui la novità venga attuata gli istituti bancari debbano apportare delle novità ai costi delle transazioni con i pos.
Non vedo cosa ci sia di tragico a pagare con il pos. E’ difficile da gestire in alcune ore, quando, il cliente per partecipare ad un concorso che viene legato al pagamento con il bancomat e qui diventa dispersiva». «Sono favorevole, sono molti anni che ho il pos nella mia attività» - dice Egidio.
«Preferirei che non introducessero il pagamento con il pos nei bar, ma se sarà così ci adegueremo. Se dobbiamo farlo lo faremo. L’importante è che le banche rivedano le spese delle commissioni. - sostiene Beppe: «La trovo un’imposizione -afferma Antonella - già si lavora meno in questo periodo ancora arrivano queste novità.
Se gli importi sono bassi, come può accadere in una panetteria,
lo trovo davvero insensato pagare con il pos.
Sotto certi quantitativi non ha davvero senso poi, si devono poi ancora aggiungere le spese di commissione quindi si andrà a lavorare sempre peggio».
Michela invece: «Credo che per certi generi sia pratico utilizzare il pos per i pagamenti, per altri lo trovo davvero poco sensato.
Infatti oltre agli importi bassi che possiamo trovare in un bar, c’è anche da dire che i tempi sono decisamente più lunghi.
E soprattutto al mattino ci rendiamo conto di quanta gente transita in un bar.
A quel punto però credo che subentri il buon senso delle persone che preferiranno utilizzare i contanti invece che eseguire una transazione con il pos.
Se è studiato bene rivedendo le spese bancarie e utilizzando il buon senso allora può essere una novità positiva, altrimenti no».
Le sanzioni
Per coloro che dovessero rifiutare i pagamenti elettronici è prevista una sanzione amministrativa di 30 euro, maggiorata del 4% del valore della transazione. Saranno esentati solo i casi di oggettiva impossibilità tecnica.
L’obbligo si applica nei confronti di tutti coloro che effettuano attività di vendita di beni e di prestazione di servizi, anche professionali. Il bancomat obbligatorio per commercianti e liberi professionisti a dire il vero non rappresenta una novità.
Infatti, era stato già introdotto all’epoca del governo Monti con il Decreto Crescita n.179/2012, che aveva previsto la sua entrata in vigore dal 1° gennaio 2014. In quel caso però non erano previste sanzioni e incentivi. Quindi la novità era stata applicata in rarissimi casi. La nuova normativa è invece inclusa dai provvedimenti contenuti nel Decreto fiscale n.124/2019, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale lo scorso 26 ottobre, e dal testo della legge di Bilancio 2020 che il 2 novembre è stato presentato alla Camera.