ECONOMIA

Bar all'interno delle scuole superiori, i gestori non pagano l'affitto

La scelta della Città Metropolitana.

Bar all'interno delle scuole superiori, i gestori non pagano l'affitto
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La Città Metropolitana di Torino verrà incontro alle esigenze dei gestori dei bar interni alle scuole medie superiori che nei mesi scorsi hanno perso la gran parte dei loro incassi, consentendo alle direzioni degli istituti di azzerare i canoni di affitto dei locali per il 2020.

Bar delle scuole, i gestori non pagano l'affitto

La Città Metropolitana di Torino verrà incontro alle esigenze dei gestori dei bar interni alle scuole medie superiori che nei mesi scorsi hanno perso la gran parte dei loro incassi, consentendo alle direzioni degli istituti di azzerare i canoni di affitto dei locali per il 2020. Lo ha annunciato durante la seduta odierna del Consiglio metropolitano il Consigliere delegato ai lavori pubblici, Fabio Bianco, rispondendo ad un’interpellanza presentata dai colleghi Maria Grazia Grippo, Silvio Magliano, Alberto Avetta e Roberto Montà della lista “Città di Città”.

La Città metropolitana darà i fondi per i lavori

Bianco ha spiegato che verranno erogati 550mila euro per consentire alle direzioni scolastiche di effettuare gli interventi di piccola manutenzione normalmente finanziati con i proventi degli affitti dei locali adibiti a bar, con l’invito alle Direzioni scolastiche a prorogare icontratti di affitto per un numero di mesi pari a quelli in cui gli esercizi sono rimasti chiusi. Il Consigliere delegato ai lavori pubblici ha precisato che sono 61 gli istituti che riscuotono direttamente gli affitti dei locali e che sono stati invitati a non esigerli per il 2020. Per altre 23 scuole il contratto di affitto è stipulato direttamente tra i gestori e la Città Metropolitana, che ha già rinunciato a quanto dovuto nell’anno che volge al termine. A seguito di un incontro con i rappresentanti dei gestori dei bar, la Città Metropolitana ha inoltre segnalato alla competente Commissione del Senato la necessità di prevedere adeguati ristori per i mancati incassi a partire da quando, nel mese di febbraio, le scuole sono state chiuse a causa dell’emergenza pandemica.

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