la seduta consiliare

Barriere architettoniche eliminate e più aree verdi: ecco la Chivasso che verrà

Lo studio commissionato dal Comune (che ora corre ai ripari) boccia quasi tutti i marciapiedi.

Barriere architettoniche eliminate e più aree verdi: ecco la Chivasso che verrà
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Convocato alle 19.45 per il gran numero di punti all’ordine del giorno, il Consiglio Comunale di lunedì 28 gennaio si è invece chiuso poco dopo le 22 quasi senza colpo ferire.

Barriere architettoniche eliminate e più aree verdi

Dopo l’approvazione del regolamento per il trattamento dei dati personali (legato al nuovo impianto di videosorveglianza) e il saluto all’ormai ex comandante della Polizia Locale Marco Delpero (da martedì 1 marzo a tempo pieno a Rapallo), l’assessore Pasquale Centin ha illustrato il «Piano di eliminazione delle barriere architettoniche (PEBA)» realizzato con l’aiuto sia di tecnici specializzati che delle associazioni che ogni giorno operano accanto ai disabili.
La buona notizia è che le barriere saranno eliminate con investimenti nell’ordine dei 4 milioni e 560 mila euro, quella cattiva è che non vi è praticamente via di Chivasso che si salvi dalla stroncatura.
Le criticità maggiori sono legate all’insufficiente larghezza dei marciapiedi (in via Regis come in via Cosola, in via Cairoli come in via Basso e via Tellini, con (spesso) contestuale presenza di ostacoli o sconnessioni. Vi è poi il tema dell’assenza di «adeguato e sicuro attraversamento pedonale», come tra via Regis e via Ivrea o in via Orti nei pressi de La Tola. E ancora, sono decine e decine le criticità legate all’assenza di rampette di raccordo tra le quote differenti.

I nodi critici

Quattro, infine i nodi particolarmente critici: incrocio tra via Regis, via Cappuccini, via Ivrea e via Favorita; incrocio tra via Regis e via Bertola; tratto di via Regis tra corso Galileo Ferraris e l’ospedale; incrocio tra via Cairoli e via Platis.
Altro punto interessante l’approvazione delle opere a scomputo legate al futuro (si spera) polo logistico che APRC realizzerà (sempre si spera) nell’area dell’ex Lancia. Tra le tante, la creazione di aree verdi nella periferia nord e nord est della città e aree forestali nell’isolotto del Po e nel parco del Sabbiunè.

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