A CHIVASSO

Bestemmie durante la lezione on line

Una classe sotto choc, un docente rimasto senza parole, una nota sul registro di classe che riassume quanto accaduto.

Bestemmie durante la lezione on line
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Una serie di bestemmie ed altre parole irripetibili, una classe sotto choc, un docente rimasto senza parole, una nota sul registro di classe che riassume quanto accaduto.

Bestemmie durante la lezione on line

Una serie di bestemmie ed altre parole irripetibili, una classe sotto choc, un docente rimasto senza parole, una nota sul registro di classe che riassume quanto accaduto.
Questa l’estrema sintesi della «bravata» che lunedì 23 novembre ha fatto sobbalzare sulla sedia tutti coloro che gravitano intorno alla scuola secondaria di primo grado (medie) «Demetrio Cosola» di Chivasso, ancora una volta alle prese con dei seri problemi di sicurezza.
Impossibile, infatti, dimenticare quanto avvenuto nei primi giorni di ottobre: due ragazzini erano riusciti ad introdursi a scuola e in una classe sostenendo di essere nuovi iscritti, e solo a lezione avviata l’insegnante aveva scoperto che fossero due diciassettenni iscritti in tutt’altro istituto.
Ora, da quel poco che si è capito, un altro ragazzino avrebbe sfruttato il sistema utilizzato per le lezioni on line (senza o quasi controllo degli accessi) per spacciarsi per un compagno di classe assente e lanciarsi, come detto, in una serie di insulti e bestemmie a microfono aperto.

Il caso

In un primo tempo si sono cercati collegamenti con un caso analogo avvenuto poche settimane fa in una scuola superiore di Cagliari, in Sardegna, come se si trattasse di una specie di «sfida» tra scuole come quella che vede gli studenti presentarsi travestiti da fantasmi. Nessun «gioco», in questo caso, ma un attacco assolutamente premeditato.
Essendo il nome «reale» ma usato impropriamente, sarà molto difficile per la dirigenza individuare il responsabile di quanto avvenuto.
«La sicurezza alla Cosola è un problema - racconta un genitore - e l’episodio di lunedì lo dimostra. Prima i due ragazzini entrati in una terza, ora questa raffica di bestemmie.
Crediamo che la scuola debba utilizzare altre piattaforme, ad invito, in modo che i docenti abbiano sotto controllo gli studenti: se in classe ce ne sono 18, non possono esserci 20 collegati. Ora, inviando il link a ogni lezione per assurdo potrebbe partecipare chiunque».

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