Biglietti falsi per il concerto di Vasco, scoperti tre truffatori

Dopo le indagini dei carabinieri.

Biglietti falsi per il concerto di Vasco, scoperti tre truffatori
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Biglietti falsi per il concerto di Vasco, scoperti tre truffatori. Si tratta di due vicentini di 60 e 39 anni ed un moldavo 40enne, tutti residenti in Veneto.

Biglietti falsi per il concerto di Vasco

L’indagine dei Carabinieri di Cigliano è partita dalla denuncia di un 53enne di Moncrivello, fan del Vasco nazionale, che si era messo alla spasmodica ricerca di due biglietti per assistere al concerto del 2 giugno scorso a Torino. La strada, grazie alla rete, prometteva di essere agevole, un buon sito con istruzioni semplici
e dettagliate per prenotare, pagare e ricevere tutto comodamente a casa propria. Ma l'acquirente, purtroppo, ha avuto la sfortuna di imbattersi in un sito fasullo, creato ad arte dai truffatori, spacciatisi per rivenditori ufficiali dei biglietti, e distinguibile solo per il suffisso: “VIVATICKETS.EU” solo molto simile all’originale “VIVATIKET.IT” ma assolutamente falso. Su questa piattaforma i fan del “blasco” venivano instradati in un ambiente virtuale ed in una procedura del tutto simile a quella del canale ufficiale, con sole piccole differenze nei dettagli ma con grafica ed immagini tratte dal sito originale, quasi indistinguibile.

All'entrata ha scoperto di esser stato truffato

Agli acquirenti, compreso il moncrivellese che riusciva a prenotare due tagliandi alla cifra di 250 euro, dopo il pagamento online veniva inviato un codice QR per ritirare il biglietto cartaceo il giorno del concerto, peccato che le biglietterie ufficiali dove il pubblico avrebbe dovuto ritirare il biglietto che permetteva l’accesso fisico allo stadio non esisteva. Amara la sorpresa davanti ai cancelli, dove è dovuto accontentarsi di rimanere il truffato, comunque in compagnia di altri sfortunati.

Tre denunciati

I Carabinieri di Cigliano hanno denunciato due vicentini di 60 e 39 anni ed un moldavo 40enne, tutti residenti in veneto, gravati da vicende penali per reati contro il patrimonio, perché ritenuti responsabili, in concorso tra loro, di truffa, sostituzione di persona, contraffazione e turbata libertà dell’industria o del commercio.

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