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Boraso, ex direttore dell'Asl To4 finisce nei guai: pressioni sulla nomina di una primaria

Si è conclusa dopo 4 anni la maxi inchiesta.

Boraso, ex direttore dell'Asl To4 finisce nei guai: pressioni sulla nomina di una primaria
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L'ex direttore dell'Asl To4 Flavio Boraso nei guai perché, secondo  la Procura di Torino avrebbe influito a  "truccare" un concorso per la nomina a primario di Francesca Bisanti  poi nominata direttore responsabile di radiologia dell’Asl To4. Ma avrebbe  favorito anche durante i suo incarichi, appalti per 57 milioni di euro all’Althea Spa,  amministrata da Antonio Marino e specializzata nella vendita di apparecchi elettromedicali.

Boraso, ex direttore dell'Asl To4 finisce nei guai

Si  è chiusa ieri, martedì 5 ottobre 2022, dopo quattro anni d'indagine, l'inchiesta sul maxi- appalto dell'Asl To3 da 57 milioni di euro affidato ad Althea. La Procura infatti sospetta che tale appalto abbia avuto delle irregolarità. Indagati: Boraso ( è accusato di turbativa d'asta, corruzione e falso), Bisanti, Marino, due rappresentanti delle forze dell'ordine e altri quattro professionisti rimasti coinvolti in vicende collaterali emerse durante le intercettazioni.

L'appalto

L'appalto era quello  relativo al sistema di archiviazione, la fornitura e la gestione in rete delle immagini diagnostiche, per il rifacimento dell'emodinamica dell'ospedale di Rivoli e della radiologia di Pinerolo.

Althea  era stata l'unica  azienda a partecipare alla gara, che si era aggiudicata presentando un'offerta con un ribasso dello 0,4 per cento appena. Ma secondo il Pubblico Ministero, attorno alle figure coinvolte nella vicenda  ci sarebbe stato un giro di favori.

L'indagine si è poi estesa alla nomina di Francesca Bisanti, primaria di radiologia all'ospedale di Chivasso  che la procura sospetta sia stata agevolata da Boraso tramite il dirigente sanitario Mario Traina, che aveva un ruolo nella commissione esaminatrice.

La difesa di Boraso

Boraso, difeso dall'avvocato Vincenzo Enrichens,  respinge ogni accusa ritenendo che l'appalto si è svolto senza alcun vizio e che non avrebbe fatto alcuna pressione per la nomina di Bisanti al ruolo di primario.

 

 

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