l'operazione in 375 obitori

Cadavere dimenticato nel ripostiglio del cimitero

Ad effettuare la macabra scoperta sono stati i Nas di Torino.

Cadavere dimenticato nel ripostiglio del cimitero
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Avevano dimenticato un  cadavere  (da più di un anno) nel ripostiglio degli attrezzi: denunciati il titolare e due dipendenti della cooperativa appaltatrice dei servizi cimiteriali di San Mauro Torinese. L'incredibile vicenda, al limite fra horror e grottesco, è venuta a galla solo per caso durante un controllo che i Carabinieri del Nas hanno effettuato in moltissimi obitori di tutta l'Italia. Come riporta PrimaSettimo.it

Cadavere dimenticato

Avevano dimenticato un cadavere nel ripostiglio del cimitero. Il fatto è accaduto a San Mauro Torinese. L'incredibile vicenda è venuta fuori durante un controllo dei Nas di Torino.  Si tratta di un intervento complesso che ha riguardato 375 obitori.  Denunciato a piede libero il titolare e due dipendenti di una società cooperativa che gestisce i servizi cimiteriali. Secondo l'accusa sarebbero responsabili dei reati di vilipendio di cadavere e falso in atto pubblico per aver abbandonato, in un deposito degli attrezzi, i resti umani di un uomo morto nel 1992. Il cadavere era stato riesumato nel 2019, come prevede la legge, ma poi abbandonato nello sgabuzzino insieme ad attrezzi come se niente fosse. Inoltre, sempre stando alle spiegazioni del maggiore Giangreco, sarebbe stata formalizzata una falsa tumulazione che in realtà non c'è mai stata. Insomma, alla fine il cadavere era rimasto lì quasi dimenticato, seppur chiuso in una cassa di zinco. Oltre a San Mauro, nella stessa operazione i Nas hanno riscontrato gravi violazioni anche a Bologna, Lecce, Pescara, Palermo e Latina.

 

375 gli obitori ispezionati

Durante l'operazione sono stati ispezionati ben 375 tra obitori e camere mortuarie sia comunali che interni alle strutture ospedaliere, nonché analoghe aree adibite al commiato, riconducibili ad imprese funebri private e relativi servizi cimiteriali, rilevando irregolarità in 85 di questi. Complessivamente sono stati denunciate 23 persone e segnalati alle competenti Autorità amministrative ulteriori 78 soggetti, tra dirigenti di strutture sanitarie ed ospedaliere nonché titolari di imprese funebri private. Le irregolarità riscontrate riguardano violazioni della disciplina sulla sicurezza nei luoghi di lavoro, inosservanza degli obblighi della normativa anti Covid e delle leggi regionali e di polizia mortuaria; sono quindi state elevate ben 102 sanzioni (sia penali che amministrative).

Principali situazioni operative:

Nas Torino

Deferito il titolare e due dipendenti di una società gerente i servizi cimiteriali di un comune del torinese ritenuti responsabili dei reati di vilipendio di cadavere e falso per aver abbandonato, in un deposito di attrezzi, i resti umani di una persona deceduta nel 1992, oggetto di riesumazione senza essere stati più nuovamente tumulati, contrariamente a quanto attestato falsamente dagli operatori della ditta.

Nas Pescara

Nel corso di ispezione presso l’obitorio di pertinenza della ASL di Pescara, svolto durante l’aumento di decessi connessi all’emergenza COVID ed inclusione provincia di Pescara in zona rossa, il NAS, in collaborazione con i Carabinieri dell’Ispettorato del Lavoro, ha accertato gravi carenze igienico – sanitarie ed organizzative nella conduzione dell’attività, rilevando macchie di sangue sul pavimento, sporco incrostato e perdita di liquidi dalle bare.

Nas Ragusa

Nel corso di un controllo presso la casa cimiteriale comunale di Gela (CL) sono state accertate violazioni circa la mancanza del documento di valutazione rischi relativo al possibile contagio da COVID-19 e l’inosservanza delle misure finalizzate al contenimento della diffusione epidemica, quali l’assenza di cartellonistica, del piano di sanificazione dei locali e del registro dei decessi per “COVID- 19”. Inoltre, i locali adibiti a camera mortuaria, sala autoptica e cappella di preghiera sono risultati interessati da carenze igienico-sanitarie e dalla presenza di 45 feretri, accantonati in attesa di sepoltura
da oltre un mese. Nella circostanza è stato deferito all’A.G. il funzionario responsabile dei servizi cimiteriali.

Nas Latina

A seguito di ispezione, il servizio di prevenzione dalla competente ASL ha disposto l’immediata sospensione del funzionamento della sala settoria e dell’annessa cella frigorifero ubicate all’interno della camera mortuaria del cimitero comunale di Cisterna di Latina. Il provvedimento è scaturito per le gravi
carenze igienico-strutturali accertate dal NAS nel locale deputato allo svolgimento delle autopsie. Segnalato all’Autorità Sanitaria il gestore.

Nas Lecce

Disposta dal Comune di Sternatia (LE) l’immediata chiusura dell’attività di un’impresa funebre in quanto la medesima gestiva anche un servizio di trasporto infermi incompatibile con quella di impresa funebre. L’attività ispettiva, estesa al servizio di autombulanze in capo al medesimo imprenditore, ha
consentito di individuare l’indebito possesso di medicinali “ad uso esclusivo ospedaliero” e di dispositivi medico-chirurgici riconducibili al distretto sanitario pubblico, determinando il deferimento del titolare per peculato e ricettazione. Il valore dell’attività oggetto di chiusura ammonta a  400.000 euro
circa.

Nas Pescara

In collaborazione con il NIL, è stato ispezionato l’obitorio dell’ospedale di Teramo, gestito da una società privata, rilevando gravi carenze igienico – sanitarie ed organizzative, poichè la totalità degli ambienti richiedeva urgenti interventi di ordinaria e straordinaria manutenzione, oltre alla mancanza di
idonei e separati percorsi delle salme decedute per COVID. Nel prosieguo degli accertamenti sono emerse ulteriori responsabilità penali nei confronti dell’amministratore dell’impresa di gestione per inadempimento al contratto di pubblica fornitura con la ASL. Lo stesso, infatti, non assicurava il
pattuito svolgimento di attività connesse alla gestione dei deceduti in ambito ospedaliero e delle camere mortuarie, non garantendo la presenza di propri operatori sebbene in presenza di salme in camera ardente e omettendo di rispettare il prelievo delle salme entro il termine delle due ore dal decesso.

Nas Bologna, marzo 2021

Il direttore sanitario dell’azienda ospedaliera-universitaria di Ferrara è stato segnalato all’Autorità Sanitaria e Amministrativa, poiché, in qualità di responsabile della camera mortuaria, non ha fornito disposizioni per attuare percorsi COVID separati e eseguire l'isolamento delle salme COVID-positive
in apposito sacco impermeabile, disinfettato esternamente, procedura che avveniva solo successivamente nei locali della camera mortuaria ad opera del personale dell'impresa funebre.

Nas Palermo, marzo 2021

A conclusione di attività ispettiva sono stati deferiti all’Autorità Giudiziaria 3 dirigenti di due presidi ospedalieri di Sciacca e Canicattì (AG), quali responsabili anche delle relative camere mortuarie, per aver ommesso di aggiornare il documento di valutazione rischi con le procedure di prevenzione da esposizione ad agenti biologici e non aver effettuato la formazione professionale degli operatori. Le due camere mortuarie sono state peraltro riscontrate con evidenti carenze igienico-strutturali.

Nas Potenza, marzo 201

L’ispezione della camera mortuaria del presidio ospedaliero di Marsicovetere (PZ) ha evidenziato la conduzione della stessa in assenza di un sistema di aspirazione dei gas nella sala autoptica e di locali per deposito per il materiale d’uso e sporco nonchè la mancanza di una sala di commiato per accogliere i
parenti del defunto.

 

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