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Campo nomadi, scatta l'affitto per le famiglie

Il Comune di Verolengo ha modificato il regolamento per la gestione dell’area di accoglienza dei cittadini italiani di etnia sinta.

Campo nomadi, scatta l'affitto per le famiglie
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Il Comune di Verolengo ha modificato il regolamento comunale per la gestione dell’area di accoglienza dei cittadini italiani di etnia sinta. Al Campo nomadi si dovrà pagare l'affitto.

Campo nomadi, si paga l'affitto

Il Comune di Verolengo ha modificato il regolamento comunale per la gestione dell’area di accoglienza dei cittadini italiani di etnia sinta.
E le novità per l’area di Regione Procco , cioè quella che sorge a pochi metri dalla provinciale che unisce Verolengo a Torrazza, sono molte.

«L’area risulta complessivamente della superficie di 3.200 metri quadrati, e le singole piazzole devono essere individuate con superficie minima di 120 metri quadrati per singola famiglia, dunque sono presenti 12/13 aree. - si legge nel regolamento che spiega il vicesindaco Roberto Giglia - La capienza massima per ogni piazzola è determinata in 4/6 persone ospitabili ed il numero complessivo delle persone che possono risiedere nell’area è 60. Sono ammesse strutture ad un solo livello (piano). La concessione è fatta a titolo oneroso, si prevede dunque un canone di 100 euro all’anno per ogni piazzola. E a garanzia della corretta condotta dell’area colui che ottiene la concessione è tenuto al versamento di una cauzione di 500 euro che verrà svincolata al termine della concessione».

L'assegnazione

Nel regolamento si legge un’altra modifica molto importante per l’assegnazione delle aree presenti:

«Sia in caso di nuova concessione, sia in caso di rinnovo, l’amministrazione potrà assegnare i lotti solo a fronte della acquisizione di un progetto/rilievo di ogni struttura (nuova o esistente o da trasformare) che approverà con il competente organo comunale da individuarsi. Farà seguito, ove necessario, la regolare iscrizione a catasto di quanto realizzato».
Insomma l’Amministrazione comunale guidata dal sindaco Luigi Borasio ha voluto normare ancora in maniera più dettagliata quest’area che già durante l’Amministrazione Giachello era stata interessata da alcuni procedimenti.

Come spiega ancora il vicesindaco Giglia:

«Questa scelta si è resa necessaria poiché all’interno del campo nomadi di Regione Procco da ormai trent’anni vi è una comunità di etnia sinta di cittadini italiani residenti in maniera stabile e la variabile urbanistica approvata nel febbraio 2019 ha reso necessaria questa modifica alla regolamentazione nata nel 2008 con il primo documento poi modificato nel corso degli anni dalle varie amministrazioni che si sono susseguite».

Insomma, anche questo tassello è stato sistemato grazie alla collaborazione tra uffici e amministratori.

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