il caso

Caos trasporti tra Chivasso e Caluso, lettera alla Regione

Ad inviarla il presidente del consiglio d'istituto del "Martinetti", Martellozzo: "Autobus doppi o navette per la Stazione Ferroviaria"

Caos trasporti tra Chivasso e Caluso, lettera alla Regione
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Si arricchisce di un nuovo capitolo la saga del "caos trasporti" tra Chivasso e Caluso che nelle ultime settimane ha causato enormi difficoltà a centinaia di famiglie e studenti.

Caos trasporti tra Chivasso e Caluso, lettera alla Regione

Nella mattinata di oggi, infatti, il presidente del Consiglio d'Istituto del "Martinetti" di Caluso, Emanuele Martellozzo, ha inviato una lettera al presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio, alla vice presidente e assessore all'istruzione Elena Chiorino, all'assessore ai trasporti Marco Gabusi, alla presidenza del Consiglio Regionale e ai consiglieri Mauro Fava e Paola Antonetto.

Le criticità nero su bianco

Ecco il testo della lettera.

Gentilissimi,
invio la presente in qualità di Presidente del Consiglio di Istituto dell’I.I.S. “P. MARTINETTI” di Caluso per significarVi il problema che la Dirigente Scolastica ed il Mobility Manager della scuola mi hanno segnalato nella nota che Vi allego alla presente, a farne parte integrante, e della quale condivido appieno i contenuti e le perplessità espresse.

L’Istituto Martinetti, che nell’annuale analisi condotta dalla Fondazione Agnelli (eduscopio.it) è stato ritenuto meritevole della prima posizione assoluta per la Città Metropolitana di Torino riguardo l’indirizzo delle Scienze Applicate, oggi accoglie ed istruisce circa 1.200 allievi, provenienti da un bacino geografico molto ampio, che ricomprende 97 comuni, più o meno vicini, ricadenti nelle province di Torino, Vercelli e Biella.

Come avrete potuto apprendere dalle cronache dei giornali locali, con l’inizio del presente anno scolastico, l’Agenzia per la Mobilità Piemontese ha rivisitato gli orari del servizio di Trasporto Pubblico Locale, a danno degli studenti pendolari.

Tali modifiche, che solo apparentemente interessano una minima parte territoriale del bacino di utenza, nella realtà, comportano uno scompenso di numeri sulle altre linee di servizio.
A titolo esemplificativo ma non esaustivo, si è rilevato come l’anticipazione della partenza della linea 445 (Chivasso-Caluso) dalle 7.20 alle 6.45, comporta che buona parte dei fruitori abbiano optato per riversarsi su altre tratte, quali la Chivasso-Torrazza-Rondissone-Caluso, la Cocconato-Caluso, la Chivasso-Montanaro-Foglizzo-Caluso.

È del tutto evidente che il sovraccarico di tali linee, già alla partenza da Chivasso, comporti il rischio tangibile che gli studenti, che dovrebbero poter fruire della corsa dalle fermate intermedie e successive, potrebbero non poter salire sull’autobus per raggiunta capienza dello stesso.

Ritenendo del tutto pleonastico sottolineare come tale problema interessi tutto il territorio coinvolto, il sottoscritto ha inviato –la scorsa settimana- una comunicazione ad ognuno dei 97 Sindaci dei Comuni interessati, sollecitando un’indagine territoriale nel Comune da loro amministrato, col fine di individuare le criticità che lamentano i ragazzi frequentanti l’istituto, ed invitandoli, nel contempo, a volersi fare portavoce presso il loro Rappresentante di Zona Omogenea in seno all’Assemblea ed al Consiglio di Amministrazione dell’A.M.P. con l’intento di individuare soluzioni ottimali di miglioramento del servizio offerto, ovvero di ogni altra iniziativa che riteniate possa contribuire alla causa, nell’interesse precipuo ed esclusivo della scolarità e degli studenti.

In considerazione del fatto che la stazione ferroviaria è lontana dall’ubicazione dell’Istituto, da parte della Dirigente Scolastica ed il Mobility manager è stata avanzata l’ipotesi di istituire, con l’ausilio
degli autobus in arrivo dalle varie linee, un servizio navetta che colleghi la stazione FS alla scuola, incentivando quindi l’utilizzo del vettore ferroviario tra gli studenti, anche in considerazione del fatto che sulla linea circola un solo treno in direzione nord (Ivrea/Aosta) ed uno solo in direzione sud (Chivasso/Torino), fattore che limiterebbe il servizio a poche corse, che impegnerebbero pochi minuti al giorno. Purtroppo, tale ipotesi, è stata cassata dall’Autorità preposta.

In qualità di Presidente del C.d.I., nel caldeggiare la proposta avanzata dall’istituzione scolastica, mi pregio proporre, in subordine, l’utilizzazione di autobus doppi (cd. bisarche) che – se da un lato presentano problemi dimensionali che ne limitano l’utilizzo in aree con ampi spazi di manovra- dall’altro offrirebbero il vantaggio di una maggior capienza, riducendo al minimo il rischio che a taluni studenti sia precluso l’utilizzo del mezzo pubblico per raggiunta capienza.

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