Carnevalone è salvo
Il presidente dell’Agricola Davide Chiolerio interviene.
Carnevalone è salvo. Il presidente dell’Agricola Davide Chiolerio conferma che la manifestazione di Chivasso si farà.
Carnevalone è salvo
Pro Loco e comitati non possono più partecipare al Bando Carnevali Storici in seguito alle modifiche apportate per gli anni 2018-2019-2020. Non riceveranno contributi i carnevali per esempio di Chivasso e Santhià in quanto non organizzati dagli enti previsti dal Bando che ammette solo Comuni, Fondazioni e Associazioni con personalità giuridica senza scopo di lucro che abbiano nella compagine sociale l’ente pubblico.
Le parole del presidente Chiolerio
«Ma questo - chiarisce subito il presidente dell’Agricola Davide Chiolerio - non significa che il Carnevalone di Chivasso sia a rischio. Si farà come si è sempre fatto. Anche perché è vero che non possiamo accedere al bando, ma i soldi per la sfilata non sono mai arrivati da lì. Diciamo che era importante perché ci aiutava a crescere, soprattutto per quanto concerne la promozione. Ma pazienza il Carnevalone si fa come si è sempre fatto con il contributo del Comune. Se non viene gente alla sfilata è chiaro che diventa difficile, ma questo appunto rientra nel rischio d’impresa. Certo che in questo modo al bando di fatto possono accedere solo le fondazioni. E guarda caso finiranno per essere ammessi solo i carnevali di Ivrea e Viareggio. E non è proprio giusto».
A Santhià invece...
Più allarmistica invece la Pro Loco di Santhià. Scrive infatti Alessandro Caprioglio vice Presidente Associazione Turistica Pro Loco di Santhià: «Chiedo aiuto e collaborazione per evitare che i Carnevali Piemontesi di Borgosesia, Chivasso e Santhià subiscano un'ingiustizia senza precedenti in merito al Bando Carnevali Storici. Infatti alla luce di quanto contenuto nel decreto, i tre Carnevali Storici Piemontesi di Borgosesia, Chivasso e Santhià, assegnatari di contributi del precedente bando 2016, verrebbero esclusi in quanto non organizzati dagli enti previsti dal Bando».
E continua: «Quando le cose sembravano andare per il meglio per le manifestazioni carnevalesche, ecco che si fa un passo indietro. Cosa capiterà non lo sappiamo. Certo è che siamo intenzionati a proseguire nella difesa dei diritti dei Carnevali. Pertanto chiederemo un incontro al Ministro dei Beni Culturali, con la speranza che questo possa servire a non vedere pregiudicati i diritti dei grandi Carnevali storici nazionali organizzati dal mondo dell’associazionismo. Mi fa sorridere il fatto che il precedente Governo abbia lavorato per una legge sul terzo settore e in questo ambito tagli in modo importante gli enti che hanno piedi ben piantati nel mondo dell’associazionismo».