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Cartelli stradali spostati: «Un altro atto vandalico di qualche giovane»

L’Amministrazione Ponchia sta pensando di trovare uno spazio di intrattenimento per i ragazzi.

Cartelli stradali spostati: «Un altro atto vandalico di qualche giovane»
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Nuovi atti vandalici a Montanaro. «E’ probabile che siano i ragazzini ad avere spostato alcuni cartelli stradali - spiega il consigliere comunale Simone Debernardi - Si tratta di due cartelli stradali di obbligo direzionale all’incrocio fra via Cesare Battisti e via Caffaro. Il caso è già stato segnalato agli uffici preposti affinchè la problematica venga risolta quanto prima. Rimuovere o spostare la segnaletica stradale può costituire reato in quanto mette a rischio la sicurezza stradale».

Cartelli stradali spostati: «Un altro atto vandalico di qualche giovane»

Questo è soltanto l’ennesimo atto vandalico di una lunga serie. Dai rifiuti abbandonati nei parchi della stazione o del castello agli imbrattamenti alle chiese o ai monumenti pubblici, non si contano neanche più i vandalismi compiuti in questi ultimi anni ai danni del patrimonio pubblico. Non sempre sono episodi gravi ma sono sufficienti a segnalare un disagio giovanile. E, forse, anche la mancanza di un luogo di ritrovo. Sono queste le ragioni che hanno portato l’amministrazione comunale guidata dal sindaco Giovanni Ponchia a pensare di trovare uno spazio di intrattenimento giovanile. «Sulle politiche giovanili siamo al lavoro sin dall’inizio del nostro mandato- riferisce il consigliere comunale Simone Debernardi - Abbiamo di recente provveduto a formare un centro per le famiglie all’interno dei locali di Cà Mescarlin che si è rivelato molto utile per i bambini. Il centro famiglie, gestito dalla cooperativa Andirivieni, serve pure a fornire uno spazio per lo studio ai ragazzi delle scuole secondarie di primo grado».

Non bastano le telecamere per risolvere questo problema

«Vorremmo in futuro formare un centro di aggregazione per i giovani in età adolescenziale, il periodo più complicato della crescita. I ragazzi di questa età si ritrovano a trascorrere il loro tempo libero in piazza, nei parchi o in strada, ed arrivano a compiere atti vandalici spinti da una sorta di «vuoto interiore». Non bastano le telecamere per risolvere questo problema. Sono necessarie alternative costruttive per evitare che i giovani passino tutto il loro tempo in strada. E’ per questa ragione che si rende necessario trovare un luogo di intrattenimento sociale e culturale. Non abbiamo ancora deciso il luogo, abbiamo diversi immobili comunali ed, inoltre, potremmo anche parlarne con la parrocchia per l’oratorio parrocchiale. E’ necessario trovare volontari che siano disponibili a seguire i ragazzi, figure di riferimento che sappiano cogliere i loro interessi aiutandoli a svilupparli. Crediamo in questo importante progetto pur consapevoli che non sia facile realizzarlo in tempi brevi, e, tuttavia, siamo al lavoro per portarlo a compimento».

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