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Casabianca ha perso un pilastro: addio a Giovanni Casale

Fondatore dell’oratorio, era stato, per 40 anni, presidente dell’asilo «Berta».

Casabianca ha perso un pilastro: addio a Giovanni Casale
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La comunità della frazione di Casabianca ha perso un pilastro, una figura che ha fatto molto nella sua vita per questo luogo. E’ mancato infatti nei giorni scorsi Giovanni Casale, aveva 76 anni e da un anno lottava contro una malattia che purtroppo non gli ha lasciato scampo.

Casabianca ha perso un pilastro: addio a Giovanni Casale

Giovanni era vedovo da 23 anni e quindi dedicava tutto l’amore e le sue attenzioni alle figlie Simona e Viviana e all’adorato nipote Lorenzo che abitano a pochi metri dalla sua abitazione. Era un uomo umile, di poche parole, ma grande lavoratore. Per circa 40 anni è stato presidente dell’asilo «Virginio Berta» di Casabianca, una figura la sua concreta, una presenza costante in quest’edificio d’istruzione dove di occupava di ogni aspetto: da quello burocratico a quello pratico come ad esempio tagliare l’erba del prato piuttosto che provvedere alla spesa quotidiana. Insomma, la sua non era una figura di rappresentanza, ma concreta e fattiva.
Fondò con un gruppo di suoi coetanei l’oratorio della frazione.
Da un cascinale abbandonato infatti diedero vita ad un edificio che oggi rappresenta un punto di riferimento per la comunità in cui si svolgono grandi eventi per adulti e bambini.

Una vita al servizio della comunità

Un grande sogno quello dell’oratorio che grazie all’impegno e alla determinazione di Giovanni e dei suoi amici si è concretizzato. In seguito fu per molti anni vicepresidente dell’oratorio e dopo la morte di don Giacomo ne divenne presidente sino a due anni fa. Giovanni era nato a Casabianca e visse tutta la sua vita in questo luogo e in ogni suo gesto c’era la voglia di poter fare sempre qualcosa per la comunità tant’è che lui ripeteva spesso «Casabianca è il paese più bello in cui poter abitare».
Parole queste che sono state pronunciate anche durante i suoi funerali proprio per sottolineare il grande attaccamento che aveva alla frazione, un legame che lo portava a voler dare un contributo perché tutto potesse funzionare al meglio.

 

Amante della musica

Oggi pensionato, era stato impiegato in veste di caposquadra della manutenzione nello stabilimento Teksid di Crescentino.
Adorava curare il suo orto e lo faceva senza trascurare ogni dettaglio infatti ogni cosa era perfetta. Amava ascoltare le musiche di ballo liscio e non perdeva occasione per prendere parte alle feste di paese dove c’erano le orchestre che proponevano questo tipo di musica. Questa sua passione lo aveva portato anche ad occuparsi dell’organizzazione musicale durante le feste della frazione.
Lunedì pomeriggio, nella chiesa parrocchiale di San Grato, si sono svolti i funerali di Giovanni e numerose sono le persone che si sono strette alle figlie, al piccolo Lorenzo, al genero Mirko, al fratello Luciano con la famiglia e a tutti i familiari per dare testimonianza della loro riconoscenza nei confronti di questo uomo che tanto si è prodigato per Casabianca. Giovanni ha lasciato la sua Casabianca, ma il suo ricordo e la sua operosità rimarranno per sempre nel cuore di coloro che abitano in questa frazione e che lo hanno conosciuto.

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