TORRAZZA PIEMONTE

Case abusive, ricorso al Tar sull'abbattimento

Mariangela Tonatto ha deciso di affidare tutto al suo legale, l’avvocato Marco Yeuillaz.

Case abusive, ricorso al Tar sull'abbattimento
Pubblicato:

Case abusive nel campo nomadi di Torrazza, ricorso al Tar sull'abbattimento. Mariangela Tonatto ha deciso di affidare tutto al suo legale, l’avvocato Marco Yeuillaz.

Case abusive, ricorso al Tar sull'abbattimento

Era il mese di agosto scorso quando il Comune di Torrazza ha imposto l’abbattimento di costruzioni abusive, edifici nei quali vivono intere famiglie, in quello che tutti in paese definiscono «campo nomadi».
Un’altra tegola che si è abbattuta sulla proprietaria di quel terreno, Mariangela Tonatto che già nei mesi scorsi aveva dovuto farsi carico dei costi di rimozione e smaltimento di rifiuti individuati su quei terreni.
Ma di fronte a questa nuova ordinanza Tonatto non ha voluto restar ferma è ha dato mandato al suo legale, l’avvocato Marco Yeuillaz, di presentare ricorso al Tar.
Un’istanza di venti pagine nelle quali il legale spiega perché l’intero importo non debba essere a carico di Tonatto: come si evince dal documento, l’area di competenza non è quella indicata dal Comune bensì solo il 30%.

La scelta

«Ho deciso di presentare ricorso al Tar - spiega Tonatto, che non si vergogna a spiegare la situazione che da mesi sta vivendo – perché era un altro grande torto che avrei dovuto subire. Ho già dovuto elargire, tra smaltimento dei rifiuti e il costo del ricorso al Tar, 30 mila euro. In quel caso, infatti, non avevano presentato alcuna azione legale perché mi ero fidata ciecamente delle Istituzioni. Ma forse avrei dovuto agire anche allora, visto che mi sono stati imputati dei costi non di mia competenza.
Per una donna come me di 58 anni, e con una mamma disabile da accudire, non è certamente una vicenda semplice. Sono fortunata perché ho una famiglia che mi ha sostenuta. Non fosse stato così, mi avrebbero pignorato la casa che mio papà, dieci anni fa, mi aveva lasciato quando è mancato».
Tonatto, infatti, sottolinea come le spese che le sono state imputate siano state molto elevate: «Prima di presentare il ricorso ho voluto dare mandato ai tecnici di verificare quanto fosse l’area di mia competenza, e dai risultati si evince che il 70% non è di mia proprietà: dunque io ho già pagato una cifra superiore per quanto riguardava la prima ordinanza, quella legata cioè ai rifiuti.
Io però per questa questione non voglio certamente litigare con il sindaco Massimo Rozzino, con il quale ho un rapporto di amicizia dall’infanzia. Queste situazioni è giusto che le risolvano gli avvocati, ecco perché io ho nominato Yeuillaz e il Comune al suo, che viene pagato dai cittadini come me».
Tonatto, che ora aspetta l’esito del ricorso, poi si domanda: «Se queste case sono costruzioni abusive, come mai negli anni sono state dotate delle utenze?».
Ma Tonatto, per tutelarsi, ha anche individuato il legale che la rappresenterà nel caso in cui la questione passi da amministrativa a penale. Si tratta dell’avvocato Mauro Ronco, già edotto di tutta la vicenda.

Seguici sui nostri canali