Cede una fontana, due fratellini salvi per miracolo
E' accaduto al parco giochi di via Clara
![Cede una fontana, due fratellini salvi per miracolo](https://primachivasso.it/media/2020/10/fo-300x252.jpg)
Una fontana cede al parco giochi e nei pressi c'erano due fratellini. I bambini sono salvi per miracolo. E' accaduto nei giorni scorsi a Chivasso.
Cede una fontana
A questo punto, permettetecelo, non sappiamo nemmeno valutare cosa sia peggio.
Se pensare ad un «banale» episodio di incuria o al gesto di un vandalo che ha «volontariamente» scardinato una fontana in ghisa da due quintali per poi riposizionarla in attesa che qualcuno si facesse male.
In qualunque modo lo si voglia leggere, quanto avvenuto nel tardo pomeriggio di mercoledì 23 settembre al parco giochi di via Clara, frequentato ogni giorno da decine di famiglie con bimbi piccoli, non può passare sottotraccia.
Due fratellini, di uno e tre anni, hanno rischiato la vita per bere un sorso d’acqua, e solo il caso ha voluto che tutto si concludesse «solo» con un enorme spavento.
Il racconto della mamma
«I miei figli - ci ha raccontato la mamma ancora sotto choc - stavano giocando e il grande (tre anni, non quindici) si è diretto verso la fontana per bere. Appena ha toccato il rubinetto, però, il blocco di ghisa è caduto all’indietro, fermandosi a pochi centimetri dal fratellino (un anno) che lo stava raggiungendo. Se non sono morta io nel vedere quella scena...».
L'intervento delle forze dell'ordine e del Comune
A seguire, la donna ha chiesto l’intervento di Polizia Municipale e Carabinieri, ma nessuna pattuglia era in grado di intervenire in tempo utile.
Un successivo intervento della Squadra Tecnica del Comune di Chivasso ha permesso (a dire degli uffici di Palazzo Santa Chiara) di verificare un precedente episodio di vandalismo ai danni della fontana (di cui comunque non si era accorto nessuno), che sarebbe quindi potuta cadere in qualsiasi momento. A terra sarebbero stati trovati anche dei bulloni, arrugginiti come il basamento.
Come detto, e ci ripetiamo, diventa difficile stabilire cosa sia peggio. Chivasso è in una specie di limbo (troppo grande per essere gestita come un paese, troppo piccola per avere le risorse di una grande città) in cui il controllo del territorio non è proprio ottimale: le telecamere continuano ad essere «implementate» ma di fatto non funzionano, la Polizia Municipale non effettua servizi notturni perché non ci sono i soldi per pagare gli straordinari, i tecnici lamentano di essere spesso obbligati dalle incombenze a restare «chiusi in ufficio» e di non poter quindi controllare il territorio (e la manutenzione) come si faceva in passato, i politici ripetono che non possono passare le loro giornate a girare per parchi e frazioni come invece accade in realtà più piccole.
Gli episodi precedenti
Nel mezzo, quanto accaduto nelle ultime settimane: dal lampione caduto ai giardinetti di via Po (la colpa è stata data a un bambino di nove anni, colpevole di essersi appeso) alla recinzione rubata all’area cani del Bennet, dai rifiuti abbandonati in ogni angolo del territorio comunale (vedi pagina seguente) all’area relax del Movicentro distrutta pochi giorni dopo l’inaugurazione.
In conclusione: non sappiamo quale sia il problema, se incuria o vandalismo, ma sappiamo che deve essere risolto.