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Chiedono aiuti per gli ucraini porta a porta... ma è una truffa

"Quando al pomeriggio ho raccontato l’accaduto a due mie amiche, ho compreso che si trattava di malintenzionati".

Chiedono aiuti per gli ucraini porta a porta... ma è una truffa
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Chiedono aiuti per gli ucraini porta a porta... ma è una truffa. Il racconto di una donna: «Erano due giovani, fortunatamente non avevo soldi in casa».

Chiedono aiuti per gli ucraini porta a porta... ma è una truffa

Finita la pandemia, o almeno lo stato di emergenza per il Covid19, ecco che i truffatori si sono inventati un nuovo modo per derubare le persone.
La scusa che questa volta hanno utilizzato in quel di Torrazza Piemonte, come racconta una vittima, è la Guerra in Ucraina.
«Mi hanno suonato al campanello di casa a metà mattina - racconta la pensionata che abita alle porte del paese - Ho chiesto chi fosse e si sono presentati come volontari, non ho capito di quale struttura, che ospitano profughi ucraini. Così sono uscita, mi sembravano due persone per bene. Mi hanno chiesto di entrare per presentarmi il loro progetto ma non ho accettato. Gli ho detto che andavo in casa a prendere qualcosa da dargli. Quando mi sono presentata con una busta di plastica con qualche genere alimentare a lunga conservazione che avevo in casa mi hanno guardato male, mi hanno detto che non avevano bisogno di pasta o simili ma di soldi. Che dovevano comprare loro. In quel momento, fortunatamente non avevo denaro in casa, non avevo nulla. I miei figli non mi lasciano se non qualche spicciolo per la spesa, quella settimanale la faccio con loro mai da sola. Scocciati, hanno usato delle brutte parole e se ne sono andati scappando.
Quando al pomeriggio ho raccontato l’accaduto a due mie amiche, ho compreso che si trattava di malintenzionati anche perché loro mi hanno raccontato che in paese era stata avviata una raccolta ma dalle associazioni che non passavano casa per casa ma che c’era un luogo dove poter consegnare quel che si voleva».

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