Chivasso, Chiude lo storico Borgo Posta

L'associazione storica era nata nel 1905

Chivasso, Chiude lo storico Borgo Posta
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L'associazione storica era nata nel 1905


Sulla porta d’ingresso del Borgo Posta è affisso un cartello in cui sui legge: «Chiuso per cessata attività». C’è anche un altro cartello che segnala una prossima assemblea dei soci. La notizia ha avuto un’eco incredibile: chiude così il circolo più vecchio della città nato nel 1905. Era novembre 2016 quando la famiglia Luciani aveva preso le redini di questo circolo, scongiurando la chiusura. Ma scaduto il contratto di affitto annuale non ha ritenuto di doverlo rinnovare e così si è giunti a questo triste epilogo. 
I soci non hanno preso affatto bene questa decisione e sostengono: «Il circolo ha chiuso senza preavviso e noi soci adesso cosa facciamo. Il gestore ha chiuso e noi dove ci ritroveremo? Esistono ancora una sessantina di soci e questi devono aver diritto di poter entrare nella struttura». Pietro Nolli, vice presidente di questo storico circolo ci illustra la situazione: «I contratti con i gestori del bar sono annuali e adesso era in scadenza quello stipulato nel 2016. I gestori hanno reputato che non fossero presenti le condizioni per poter proseguire e quindi non hanno rinnovato il contratto. Purtroppo negli ultimi anni la situazione è sempre la stessa. Non si riesce ad andare avanti con questa attività e ne consegue che nessuno intende rimanere qui. Lo scorso anno il direttivo di cui faccio parte si era dimesso, ma non si era fatto avanti nessuno e così abbiamo continuato ad interessarci al circolo come se fossimo ancora in carica. Il circolo è privato, abbiamo compreso che sarà sempre più complicato riuscire a far funzionare quest’attività e così si è deciso di mettere in vendita lo stabile. E’ un’azione prevista dallo statuto, sarà creato un’apposita commissione per gestire l’azione e il ricavato della vendita sarà poi donato in beneficenza. Andando via il gestore del bar non è semplice trovare qualcuno che tenga aperto che segua gli orari. Abbiamo lavorato molto, ma senza alcuna soddisfazione neppure di tipo morale. Abbiamo anche avuto problemi allo stabile a causa del maltempo, ma abbiamo sempre dovuto cavarcela da soli». Altri componenti del direttivo tra cui lo stesso presidente Gino Motteran: «I gestori volevano lasciare già a luglio poi abbiamo portato avanti sino al 30 settembre. La scadenza del contratto era per novembre, hanno lasciato in anticipo. I soci che frequentavano il circolo erano sempre meno e le spese sono molte. Non siamo stati aiutati da nessuno. In caso di alluvione o di danni abbiamo sempre fatto tutto da soli, neppure il Comune c’è stato di supporto. Adesso dobbiamo fare il cambio delle utenze e faremo valutare lo stabile per una vendita». Parole che lasciano l’amaro in bocca per chi in questo circolo ci ha messo passione e fatica, ma adesso è arrivata la parola fine. Si chiude così un capitolo importante per Chivasso

 

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