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Chivasso piange Andrea morto a 12 anni: domani i funerali

L'ultimo saluto in quel campo che lui tanto amava

Chivasso piange Andrea morto a 12 anni: domani i funerali
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Anche Chivasso piange Andrea Vincenzi, 12 anni appena, scomparso dopo essere stato dimesso per ben tre volte, nel giro di poche ore, dall’ospedale cittadino. Il padre Roberto, infatti, è cresciuto a Castelrosso, dove vivono ancora i suoi famigliari e dove tutti lo ricordano ancora con affetto.

Andrea vinto da una polmonite

L’autopsia sul suo corpo è stata eseguita nella giornata di martedì 27 febbraio, dal medico legale Alessandro Marchesi, alla presenza del consulente della famiglia Roberto Testi. Durante l’esame sarebbe emerso un versamento pleurico, causato da una polmonite, che avrebbe poi generato un’insufficienza respiratoria.

Venerdì 23 febbraio, la Procura di Ivrea, attraverso il pubblico ministero Maria Baldari, aveva aperto un fascicolo di inchiesta per omicidio colposo, in questo momento a carico di ignoti.

Le indagini

Contestualmente aveva anche disposto l’acquisizione delle cartelle cliniche sia dell’ospedale di Chivasso - dove era stato visitato e dimesso per ben tre volte nell’arco di quarantotto ore (nella mattinata e nella notte di lunedì 19 febbraio e mercoledì 21, tra le 10 e le 16, quando era rimasto in osservazione per sospetta polmonite), sempre in codice verde - sia dell’ospedale infantile Regina Margherita di Torino, dove era arrivato in condizioni gravissime nella serata di mercoledì, poco prima di morire a soli 12 anni: gli stessi medici dell’ospedale di piazza Polonia avevano richiesto lo stesso esame per capire cosa potesse aver portato il ragazzino all’improvvisa morte. Il fatto che stia indagando la procura di Ivrea e non quella di Torino - città dove è morto il giovane calciatore dell’Usd Gassino San Raffaele - è perché il pm Baldari ipotizza come il reato, sempre nel caso vi sia stato, sia stato commesso a Chivasso.

La procura vuole capire se sin dal primo ricovero - quando il baby portiere si era sentito male e i genitori lo avevano portato in pronto soccorso - siano stati eseguiti tutti gli accertamenti clinici e rispettati tutti i protocolli previsti in questi casi; se la terapia antibiotica prescritta fosse appropriata alla diagnosi e all’età del paziente; se le ripetute dimissioni potevano essere evitate, a maggior ragione dopo che mercoledì sera, verso l’ora di cena, i famigliari di Andrea hanno dovuto comporre d’urgenza il numero unico di emergenza «112» per chiedere aiuto, visto che il ragazzino aveva difficoltà respiratorie e la febbre.

E dove sarebbe arrivato in arresto cardiaco.

Una vicenda a oggi piuttosto nebulosa che solo l’esame autoptico verosimilmente andrà a chiarire, dissipando tutti i dubbi che i genitori e i parenti di Andrea hanno da giorni.

La nota dell'Asl To4

Solamente giovedì, l’Asl To4 aveva diramato una nota stampa dove, oltre a esprimere «grande vicinanza alla famiglia» aveva informato come fossero state attivate tutte «le dovute verifiche interne. Anche se tali verifiche prevedono qualche giorno di valutazione, da una prima analisi risulta che siano stati effettuati gli accertamenti necessari e siano stati correttamente seguiti i protocolli previsti».

Già ventiquattro ore dopo, l’ospedale chivassesse, attraverso il professor Fabio Timeus, direttore della Pediatria, ha ricostruito in toto la vicenda: «Vi sono stati due accessi il 19 febbraio, uno breve nella notte e uno nella mattinata, e un accesso il 21 febbraio con osservazione in pediatria. Fin dal primo accesso nella notte del 19 febbraio è stata prescritta terapia antibiotica appropriata rispetto al microrganismo interessato. Nella mattinata del 19 febbraio e nella giornata del 21 febbraio sono stati eseguiti esami ematochimici e strumentali relativi alla situazione clinica. Il 21 febbraio, gli esami ematochimici e strumentali effettuati e le condizioni cliniche stabili hanno permesso la dimissione a domicilio con terapia appropriata», spiega, rimarcando come tutto l’ospedale «in ogni caso, profondamente addolorati e ci stringiamo alla famiglia». Famiglia che ha deciso di affidarsi all'avvocato Stefano Castrale.

La mamma Valeria

«Ovunque sarai, ovunque sarò in ogni gesto io ti cercherò... se non ci sarai, io lo capirò e nel silenzio io ti ascolterò. ️Adesso para tutti i palloni che ti manderò su in cielo super Vince. Vita mia sarai per sempre dentro di me».

Le parole scritte da mamma Valeria su Facebook, tratte da una canzone di Irama, non hanno bisogno di altri commenti per descrivere lo stato d’animo che tutti stanno vivendo.
E’ stato l’Usd Gassino San Raffaele, con un post sulla sua pagina Facebook ufficiale, a dare per primo la notizia, nella tarda mattinata di giovedì scorso, 22 febbraio. Da lì, sono migliaia, fino ad oggi, i messaggi di cordoglio e di vicinanza rivolti in particolar modo ai genitori di Andrea, Valeria e Roberto.
Il Gassino San Raffaele, però, ha già annunciato di voler ospitare la cerimonia funebre proprio al campo sportivo «Valentino Bertolini».

L'ultimo saluto

La cerimonia funebre si svolgerà allo Stadio Valentino Bertolini di Gassino Torinese in via Diaz 56. La funzione sarà celebrata sabato 2 marzo alle 10.30 e preceduta oggi (venerdì 1) alle 19, dalla veglia di preghiera nella chiesa parrocchiale dei Santi Claudio e Dalmazzo di Castiglione.

Il corpo del piccolo sarà tumulato nel Cimitero Nuovo del paese.

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