Cimice asiatica, Coldiretti Cuneo: invasione ridimensionata
Fenomeno sotto controllo continuo, in Piemonte molti danni su noccioli e frutteti.
Con l’arrivo del caldo torna puntuale l’invasione della cimice asiatica, che si sta moltiplicando nel Nord Italia. Cresce la preoccupazione nelle campagne, dove l’insetto colpisce meli, peri, kiwi, peschi, ciliegi, albicocchi e piante da vivai con danni che possono arrivare fino al 40% dei raccolti.
Danni ai ciliegi in maturazione
“In provincia di Cuneo – rilevano i tecnici Coldiretti – i primi danni si segnalano sulle ciliegie in maturazione. Ma è molto probabile che si estenderanno ad altre piante e colture, considerando che nella Granda la cimice asiatica ha iniziato solo poche settimane fa ad uscire dai ricoveri invernali e non ha ancora dato inizio ad una nuova generazione”.
In Piemonte danni su molte colture, dal nocciolo alla frutta
Da inizio 2018 Coldiretti ha istituito, insieme al Dipartimento di Scienze Agrarie dell’Università degli Studi di Torino, a Fondazione Agrion e al Settore Fitosanitario Regionale, con il contributo di Fondazione CRC, Ferrero Hazelnut Company e Regione Piemonte, un Osservatorio sulla cimice asiatica allo scopo di approfondire la ricerca sulle strategie di lotta a quest’insetto, responsabile di danni ingenti in Piemonte su molte colture, dal nocciolo alla frutta.
Fenomeno sotto controllo continuo
“Una problematica che si è acuita con i cambiamenti climatici che si manifestano con una tendenza al surriscaldamento accentuatasi negli ultimi anni e con il moltiplicarsi di eventi estremi e sfasamenti stagionali – spiega Roberto Moncalvo, Delegato Confederale di Coldiretti Cuneo -. In Provincia di Cuneo stiamo riuscendo a contenere il fenomeno grazie alla costante azione di monitoraggio dei nostri tecnici che, visti i risultati, non si fermerà. La sinergia sui territori ha reso possibile lo studio di strategie appropriate, adottando i metodi più sostenibili, con una particolare attenzione all’ambiente al fine di salvaguardare la qualità delle produzioni locali”.
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La Regione Lombardia risponde alla richiesta di intervento formulata dagli agricoltori in merito alla diffusione massiccia della cimice marmorata asiatica, dovuta al caldo improvviso di questi giorni. Anche la Coldiretti di Lodi, in base a un monitoraggio sul territorio, aveva evidenziato situazioni critiche con i frutteti (pesche, lamponi e albicocche) prese di mira dal temibile insetto. La proposta che arriva dalla Regione vede una nuova strategia basata sull’utilizzo di un insetto autoctono.
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