CHIVASSO

Cittadinanza onoraria a Monsignor Bettazzi

Il Vescovo emerito di Ivrea ha commentato il riconoscimento.

Cittadinanza onoraria a Monsignor Bettazzi
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«Grazie, continuerò a sentirmi cittadino di Chivasso». Così Monsignor Luigi Bettazzi, Vescovo emerito di Ivrea, ha commentato la cittadinanza onoraria conferitagli dal Consiglio Comunale riunito giovedì scorso. «Sono tanti i ricordi che mi legano a Chivasso - ha continuato -e sono molto grato per questo riconoscimento.

Cittadinanza onoraria a Monsignor Bettazzi

Questa città è stata il mio primo incontro quando, nel 1967, arrivai nella diocesi di Ivrea e sin da subito mi resi conto che fosse un luogo fondamentale della stessa. Come non ricordare poi il grande lavoro per portare Papa Giovanni Paolo II qui a Chivasso e le battaglie al fianco dei lavoratori della Lancia».
Tantissime le persone arrivate in Sala Consigliare per festeggiare un riconoscimento dettato dall’affetto dei chivassesi per il Vescovo Bettazzi: in prima fila hanno preso posto don Davide Smiderle, don Gianpiero Valerio e don Valerio d’Amico mentre a rendere onore a Monsignor Bettazzi sono intervenuti pubblicamente Beppe Stocco, presidente del Circolo ACLI di Chivasso, Gianfranco Pipino e Claudia Bianchini. Tutti loro hanno rimarcato l’apertura del neo cittadino onorario al dialogo e al confronto e il coraggio di portare avanti le proprie idee anche quando non incontravano il parere unanime dei più, senza dimenticare l’impegno profuso nella lotta alle guerre.

Consiglio comunale unito

Il Consiglio Comunale ha votato all’unanimità il riconoscimento a Bettazzi donandogli una targa a ricordo della giornata.
«Chiudere la consiliatura conferendo la cittadinanza onoraria di Chivasso ad un illustre personalità della Chiesa Cattolica e della nostra società, che ha percorso quasi un secolo della storia con saggezza e impegno per il prossimo, è un grande segno della Provvidenza per credenti e laici», ha affermato il sindaco Claudio Castello.
«È un immenso onore e una grande emozione - ha aggiunto - deliberare un atto di questa portata identitaria nei confronti di un teologo lucido e lungimirante, di un imperterrito difensore della dignità umana, di un sensibile uomo di pace: oggi convalidiamo un atto dovuto di un sentimento condiviso da tempo dalla città e dalla sua gente. Degne di nota sono state le sue battaglie sociali al fianco degli operai e degli ultimi in un momento drammatico per l’economia di questa città insieme all'impegno in quanto presidente di Pax Christi, il movimento cattolico internazionale per la pace. Monsignor Bettazzi ha dedicato la sua vita a opere di sensibilizzazione al tema della pace, ad azioni di mediazione per il suo conseguimento e per il riconoscimento dei diritti umani, anche attraverso numerosissime missioni nei cinque continenti. Grazie ai tutti i suoi meriti e alle sue battaglie oggi Chivasso ha un concittadino in più di cui essere orgogliosa».

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