Cittadinanze ai brasiliani, troppi nodi da chiarire

Cittadinanze ai brasiliani, troppi nodi da chiarire
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Anche se il sindaco Matilde Casa si dice fiduciosa nell’esito delle indagini, e ripete come le cittadinanze concesse ai cittadini brasiliani siano praticamente un «atto dovuto» e legato alla normativa vigente, sono ancora tanti i nodi da chiarire in merito alla vicenda di cui si sta occupando la Procura della Repubblica di Ivrea.

Cittadinanze ai brasiliani

Al centro l’attività dell’ufficio anagrafe del Comune di Lauriano (al voto domenica 14 e lunedì 15 maggio) e nello specifico della dipendente Barbara Anselmino. La stessa era stata condannata in via definitiva per una serie di ammanchi ai danni delle casse del Comune di Lauriano, di cui nei primi Anni 2000 era ragioniere responsabile del servizio di economato.
A questo punto non resta che attendere le decisioni della Magistratura, ma non sono esclusi nuovi colpi di scena.

L'intervista

Dati, numeri, leggi. Matilde Casa, ancora per poco sindaco di Lauriano, ribatte punto per punto alle principali accuse mosse a lei e agli altri indagati per la vicenda delle cittadinanze «facili» a cittadini brasiliani.

Sindaco, si può prendere la residenza in un agriturismo?

«Ogni persona stabilisce la propria residenza dove intende stabilire la propria dimora abituale. Questa va fatta all’indirizzo dello stabile senza che abbia alcuna rilevanza la natura dell’alloggio, come ben indicato dalla circolare del Ministero dell’Interno n. 8/1995. Pertanto, le persone che abitano in una struttura ricettiva possono essere iscritte all’anagrafe all’indirizzo della struttura come famiglia singola (non come convivenza). Naturalmente oltre alla dichiarazione dell’interessato serve la documentazione della struttura che ne attesti la presenza: contratto o dichiarazione. Nel caso specifico la titolare della struttura ha rilasciato dichiarazioni circa la presenza dei soggetti autorizzandoli a chiedere la residenza».

Come è possibile iscrivere tante persone nello stesso indirizzo?

«Innanzitutto, sulla base della metratura della struttura (D.M. 05/07/1975), nell’agriturismo in questione potevano coabitare 48 persone a fronte di una superficie abitativa di 499,89 mq.
In ogni caso va ricordato che l’iscrizione anagrafica viene cancellata nel momento in cui la persona presenta domanda di iscrizione nel comune di emigrazione o all’AIRE (Anagrafe Italiani Residenti all’Estero). In molti casi, ed in particolare nei trasferimenti all’estero, passano diversi mesi dal trasferimento alla comunicazione effettiva; pertanto, essendoci ritardi nelle variazioni di indirizzo, non tutte le persone erano presenti nello stesso momento anche se anagraficamente residenti allo stesso indirizzo. Quando in un alloggio arriva un nuovo inquilino e chiede la residenza, gli deve essere accordata anche se allo stesso indirizzo risulta ancora residente il precedente inquilino. In quel caso si cerca di contattare l’emigrato per invitarlo a regolarizzare la sua posizione ma in caso non si riesca a contattare o il contatto non abbia successo, l’ufficio inizia una pratica di cancellazione per irreperibilità che ha durata di un anno (Reg. Anagrafico DPR 223/1989).
Nel corso del tempo, anche su segnalazione dei diretti interessati, quando queste persone si trasferivano, gli uffici hanno attivato la pratica di cancellazione per irreperibilità (della durata di dodici mesi). In molti casi, prima della conclusione del procedimento, gli individui sono state inseriti in AIRE sulla base della comunicazione consolare, mentre, in altri casi, sono stati cancellati per irreperibilità, non essendo arrivate le notizie necessarie nei termini. La contemporaneità quindi non era effettiva ma solo dovuta a lungaggini non imputabili al Comune».

Le persone erano veramente a Lauriano?

«Queste persone si sono recate personalmente presso gli uffici a fare la pratica, presentando la documentazione necessaria, comprendente: il passaporto con il visto di ingresso nell’area Schengen (visto turistico che permette il soggiorno di 3 mesi ad un extra UE sul territorio italiano senza permesso di soggiorno); il Codice fiscale rilasciato dalla Agenzia delle Entrate».
Sono stati fatti tutti i controlli?
«Il Comune dal 22 luglio del 2011 e fino al febbraio del 2023 è stato sprovvisto di dipendente di Polizia Locale non potendo, fino a quest’anno, procedere ad un’assunzione per mancanza di capacità assunzionale (per i limiti di spesa imposti dalla legge) e conseguentemente non ha potuto partecipare alla Convenzione Intercomunale della Polizia Locale della zona non avendo personale da mettere a disposizione. Pertanto, in tutto questo periodo il Comune si avvaleva di personale di altri Comuni per mezza giornata a settimana che veniva utilizzato in via prioritaria per gli adempimenti indispensabili come notifiche, pratiche SUAP e controllo viabilità. I sopralluoghi per le residenze, di prassi venivano richiesti per i casi di residenze anomale. Ad esempio, nel periodo considerato, su segnalazione di un Consolato brasiliano, è stato richiesto sia alla Polizia Municipale che ai Carabinieri della stazione di Casalborgone, l’accertamento su una signora che aveva fatto analoga richiesta in altro Comune. In quel caso si accertò la presenza della signora in questione e si verificò che la domanda fatta nel Comune precedente non aveva avuto seguito visto il trasferimento della signora a Lauriano».

Sono state fatte le verifiche della documentazione per il riconoscimento della cittadinanza?

«Sì. Innanzi tutto è utile precisare che le pratiche in questione servono a riconoscere il possesso della cittadinanza. Il Comune non concede la cittadinanza (L. nr. 91/1992 e circolare Ministero dell’Interno K28 dell’8/04/1991).
Tutti i documenti sono stati verificati dagli uffici, ed in particolare: richiesta ed ottenimento dai Comuni di nascita degli avi italiani gli estratti di nascita; richiesta ed ottenimento dai consolati competenti le dichiarazioni di non rinuncia della cittadinanza italiana da parte del richiedente dei suoi ascendenti; acquisizione da parte del consolato competente degli atti e verifica della regolarità attraverso il controllo dell’apostille, documento che serve a legalizzare gli atti e che viene controllato attraverso la lettura di un codice Qr che rimanda al sito del Ministero dell’Interno; la velocità nell’espletamento delle pratiche e il conseguente accumulo di nominativi nello stesso indirizzo dipendeva dalla velocità nelle risposte dagli altri enti interpellati. Infatti, con l’avvento della posta elettronica certificata i tempi di attesa delle risposte (prima inviate con raccomandate) si sono drasticamente ridotti.
A conclusione del procedimento, i dati degli atti sono inseriti nell’anagrafe nazionale e visibili e consultabili da gli Enti con accesso al sistema quali Prefettura, Questura...».

Gli iscritti all’AIRE a Lauriano sono in numero anomalo?

«No. Gli iscritti all’AIRE del comune di Lauriano sono 282 di cui 54 sono di origine brasiliana. Tali numeri sono assolutamente in linea con i Comuni vicini: Monteu da Po 94; Cavagnolo 113; Brusasco 169; San Sebastiano da Po 405; Verrua Savoia 252; Castagneto Po 183».

Si parla di regali...

«Il Comune non ha mai ricevuto nulla, né stampanti né computer. Voglio ancora aggiungere che giovedì saprò chi mi ha denunciato e agirò di conseguenza. Forse è per questo che qualcuno sapeva prima di me della chiusura delle indagini...».

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