la denuncia

Colpiscono quattro mucche con una balestra e ne macellano una sull’argine di Verolengo

Rubata anche una vitellina di venti giorni. L’allevatore: «Mi distrugge il dolore provato da quella bestia, fatta a pezzi da viva»

Colpiscono quattro mucche con una balestra e ne macellano una sull’argine di Verolengo

È un dolore profondo, non solo economico ma soprattutto emotivo, quello che prova un allevatore di Verolengo dopo aver scoperto l’atroce destino di una delle sue mucche. Nella notte tra venerdì e sabato, sull’argine del Po, si è consumato un atto di brutale violenza, un’azione spietata che ha lasciato un segno indelebile nel cuore di chi vive per i propri animali.

Macellano una mucca sull’argine di Verolengo

Il sabato mattina, la scoperta. L’allevatore, come ogni giorno, si reca al pascolo dove le sue mucche godono della libertà di un terreno concesso dal proprietario. Ma qualcosa non va. Una mucca giace immobile, a pochi metri dal recinto. Inizialmente, il pensiero è quello più logico, un parto andato male. Ma l’avvicinarsi rivela una realtà ben più agghiacciante. «Mi sono accorto che era stata uccisa brutalmente», racconta l’uomo, ancora scosso. L’animale è stato colpito da frecce e poi macellato sul posto, un’operazione condotta con fredda precisione e in un modo che fa rabbrividire.
«Certo, molti dicono che al macello vengono ammazzate, ma in quel caso ci sono dei modi per stordire gli animali che non gli fanno provare dolore. Non posso nemmeno immaginare il male che abbia provato durante quei momenti», spiega l’allevatore, con la voce spezzata. La macellazione, «precisa e corretta con una sega», ha mirato a portare via le parti più pregiate: cosce e fegato. Il resto del corpo è stato lasciato lì, probabilmente perché i macellatori sono stati disturbati. Un gesto che va oltre il furto e si tinge di una spaventosa crudeltà.

L’idea dell’allevatore

L’allevatore è convinto che i responsabili abbiano agito durante la festa patronale del paese, sfruttando il rumore dei festeggiamenti per coprire l’atrocità. La scoperta, purtroppo, non si è fermata alla mucca uccisa. L’uomo si è accorto che altre quattro mucche sono state colpite dalle frecce, segno di un attacco mirato e su larga scala. Come se non bastasse, una vitellina di soli venti giorni è stata rubata.
Una denuncia è stata sporta ai carabinieri di Verolengo, che hanno assicurato che visioneranno le telecamere della zona per trovare i responsabili. Ma il danno non è solo economico. È un profondo senso di impotenza e disperazione per un allevatore che vede i suoi animali, esseri viventi a cui è legato da un rapporto di cura e rispetto, trattati come semplici pezzi di carne, senza alcuna pietà.
«Sono certo che non sia un atto verso di me o la mia azienda. Sono persone che volevano la bestia e che hanno studiato con attenzione ogni particolare».

La denuncia dell’assessore

Anche il Comune di Verolengo, per tramite dell’assessore all’Ambiente Tiziano Matta, si è espresso con fermezza sull’accaduto. L’assessore ha condannato duramente il brutale gesto, definendo gli autori degli «assassini». «È un gesto crudele. Quelli che hanno ucciso in quel modo quella mucca sono degli assassini che devono essere individuati» ha dichiarato l’assessore Matta. La speranza è che le indagini in corso, basate sulle telecamere di sorveglianza, portino a identificare i responsabili di un atto così spietato. Per questo, il Comune sta richiedendo la collaborazione anche dei privati, chiedendo di visionare i filmati delle telecamere non solo della notte del crimine, ma anche dei giorni precedenti. L’assessore Matta ritiene infatti che un’azione del genere sia stata premeditata, e che i colpevoli abbiano studiato a fondo la situazione prima di agire. «Quella che è stata vissuta a Verolengo, così come il caso delle zampette del gatto, è una barbarie allucinante» ha concluso l’assessore, sottolineando la gravità di un gesto che ha colpito la sensibilità di tutta la comunità.