EMERGENZA SANITARIA

Commercianti senza mascherina: «Inaccettabile»

Sono state distribuite a tutto il paese.

Commercianti senza  mascherina: «Inaccettabile»
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Commercianti senza mascherina: «Inaccettabile». Il primo cittadino di Livorno Ferraris Stefano Corgnati spiega la situazione che si è verificata nei giorni. Intanto si stanno intensificando i controlli.

Commercianti senza mascherina

La consegna delle mascherine alle famiglie livornesi è cominciata. Il Comune di Livorno, così come molti dei comuni del Vercellese e della Valsesia, ognuno in quantità diverse, ha infatti acquistato attraverso la Croce Rossa di Casale uno stock di mascherine che strumento di protezione individuale dal Coronavirus. «La priorità è stata quella di fare una prima consegna agli operatori impegnati in prima linea, i medici di base, le farmacie, poi in alcune aziende ancora aperte come quelle agricole e del comparto produttivo e ancora Carabinieri, Polizia Locale e ovviamente Protezione Civile e Pal, che ora hanno bisogno anche di tute e guanti: lavorano in prima linea e per tutti noi sono degli eroi», commenta il sindaco Stefano Corgnati. Tra i primi a ricevere le mascherine ci sono poi gli esercizi commerciali, per mettere in condizione chi opera quotidianamente di avere un elemento di protezione. Per questo sono contemporaneamente cominciati anche i controlli serrati da parte del Comune, affinché tutti gli impiegati nei supermercati, nelle panetterie e negli altri negozi aperti le indossino, rispettando così le norme base. «Nelle scorse settimane abbiamo ricevuto diverse segnalazioni da parte dei cittadini ma direi che il primo obiettivo è raggiunto visto che dai controlli è emerso che tutti le indossano. In ogni caso, non è più ammessa alcuna giustificazione», precisa Corgnati.

La distribuzione

Nonostante il brutto tempo, la Protezione Civile ha poi iniziato a distribuire le mascherine nelle famiglie, partendo da Piazza Galileo Ferraris per arrivare a tutte le famiglie in tutti rioni del paese. «Ne forniamo una a nucleo familiare e vanno utilizzate per andare a fare la spesa o da chi esce per reali necessità. In questo momento di emergenza sono un oggetto prezioso visto che scarseggiano anche negli ospedali, tra i medici e gli infermieri. Quindi invitiamo la popolazione a usarle e conservarle con cura: c’è un opuscolo che spiega come igienizzarle così da utilizzarle nel tempo. Poi tra qualche settimana faremo un altro ordine, anche grazie alle donazioni arrivate dai privati a Pal e Protezione Civile».

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