Comuni-Azione, un progetto di supporto per gli studenti delle elementari settimesi e non solo
Una rete di Comuni in campo per fronteggiare la povertà educativa.
Comuni-Azione
Combattere la povertà educativa
Il progetto nasce dall’esigenza di contrastare i fenomeni della dispersione scolastica e della povertà educativa. Come riportato infatti dal comunicato stampa, le statistiche mostrano infatti che l’istruzione è uno dei fattori che più influiscono sulla condizione di povertà. Secondo il Rapporto Caritas Italiana 2018 su povertà e politiche di contrasto, in Italia il numero dei poveri continua ad aumentare, passando da 4 milioni 700 mila del 2016 a 5 milioni 58 mila del 2017. Di questi, il segmento della popolazione più colpito è quello giovanile: oggi quasi un povero su due è minore o giovane, con 1 milione 208 mila di minorenni (il 12,1% del totale) e 1 milione 112 mila (il 10,4%) tra i 18 e i 34 anni.
Le attività
1 – La formazione di educatori e docenti sull’approccio del Service Learning e sullo sviluppo di competenze sociali e civiche, per accompagnare gli studenti nel percorso di riflessione e di progettazione proposto.
2 – L’organizzazione di Laboratori di cittadinanza nelle classi, per stimolare gli studenti a riflettere su cosa li fa stare bene e/o male a scuola e, più in generale, nella vita quotidiana. In questi laboratori, gli studenti sono invitati a elaborare progetti concreti di miglioramento.
3 – La presentazione dei progetti di cambiamento ai Dirigenti scolastici e all’Amministrazione comunale e la realizzazione delle migliori proposte nei Cantieri di cittadinanza, dentro o fuori la scuola, a seconda dei bisogni. Per la realizzazione del proprio progetto, ogni scuola ha a disposizione un budget di 1.100 euro.
4 – L’apertura dei Centri Educativi di Comunità – CEC rivolti agli studenti e alle studentesse maggiormente a rischio di dispersione scolastica: sono luoghi da frequentare nel tempo extrascolastico, in cui i giovani ricevono supporto allo studio e si sperimentano in laboratori creativi ed espressivi.
5 – La formazione di giovani peer educator in Alternanza scuola-lavoro e di volontari civici che offrono il loro supporto ai ragazzi e alle ragazze nei CEC.
6 – L’attivazione di reti di prossimità e solidarietà rivolte alle famiglie, per favorire occasioni di incontro, di condivisione e di confronto sulla genitorialità. il progetto è stato selezionato da Con i Bambini (www.conibambini.org)nell’ambito del Fondo per il contrasto della povertà educativa minorile, ricevendo un finanziamento di 724.416 €. Il Fondo nasce da un’intesa tra Fondazioni di origine bancaria rappresentate da ACRI, Forum Nazionale del Terzo Settore e Governo.
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