Contributi, L'Agricola fa quadrato intorno al presidente Chiolerio
Al centro le indagini della Guardia di Finanza e della Procura della Repubblica di Ivrea con l'ipotesi di truffa ai danni dello Stato.

Porta la firma di tutti i consiglieri la lettera con cui il direttivo della Pro Loco L’Agricola «fa quadrato» intorno al suo presidente, Davide Chiolerio, che deve rispondere di truffa aggravata ai danni dello Stato per contributi ministeriali che l’associazione, secondo la Guardia di Finanza e la Procura della Repubblica di Ivrea, avrebbe ricevuto senza averne titolo.
Contributi, L'Agricola fa quadrato intorno a Chiolerio
Poche righe in cui si chiede la smentita di una frase («... nei confronti di Chiolerio (che risulta indagato e non si sarebbe dimesso dalla presidenza - come invece avrebbero preferito alcuni consiglieri da noi contattati ...») pubblicata sul numero del 26 marzo de «la Nuova Periferia».
I consiglieri, nello specifico «Smentiscono categoricamente di essere stati contattati dal suddetto giornalista o da altro membro della medesima redazione, in merito ai fatti di cui all’articolo in questione».
Ne prendiamo atto, pur rimarcando di non essere abituati ad «inventare» dichiarazioni di sorta e confermando quanto da noi scritto.
Truffa ai danni dello Stato
Nello specifico, Chiolerio risulta indagato per dei contributi erogati dal Ministero della Cultura (annate 2020, 2021 e 2022) nell’ambito del «Bando Carnevali Storici», che tra i requisiti prevede l’avere nella propria composizione associativa la partecipazione dell’Ente locale. In parole povere, un consigliere deve essere nominato dal Comune in sua rappresentanza.
Lo statuto dell’Agricola, in effetti (salvo recenti modifiche) questo lo prevede: era stato modificato negli Anni ‘90 (sindaco Francesco Lacelli) per poter accedere a contributi regionali, e per un certo periodo Palazzo Santa Chiara aveva avuto propri rappresentanti nella Pro Loco.