Coronavirus a Crescentino, la città piange il suo secondo morto
Due sono in quarantena domiciliare e 2 sono ricoverate in ospedale.
La situazione aggiornata a Crescentino è di 4 persone positive al Coronavirus Covid-19 di cui 2 sono in quarantena domiciliare e 2 sono ricoverate in ospedale (una di queste lo è da diverse settimane).
Coronavirus, sono 4 i positivi
Se a Cigliano è stato comunicato il primo caso di Coronavirus, Crescentino ne conta già quattro come spiega il primo cittadino Vittorio Ferrero sui social:
La situazione aggiornata a Crescentino è di 4 persone positive al Coronavirus Covid-19 di cui 2 sono in quarantena domiciliare e 2 sono ricoverate in ospedale (una di queste lo è da diverse settimane).
La città piange il suo secondo morto
E sempre il sindaco Ferrero ha confermare anche il secondo decesso legato al virus:
Questa notte, inoltre, è venuto a mancare un nostro concittadino che da qualche giorno era ricoverato presso l’Ospedale di Chivasso ed era risultato positivo al Covid-19. Ai suoi cari le mie più sentite condoglianze e l’abbraccio di tutta la Comunità Crescentinese!
Sono giorni difficili e duri in cui anche un semplice abbraccio a coloro che stanno perdendo i loro cari avrebbe potuto allietare il lutto che stanno vivendo. Non è possibile nulla di tutto ciò. Per il rispetto nei confronti loro e di tutti quelli che stanno mantenendo attivo i servizi essenziali e di pubblica utilità, stiamo a casa ed usciamo solo per lo stretto necessario.
In attesa del Decreto
Un sindaco sempre presente che aspetta di conoscere con esattezza ciò che succederà nei prossimi giorni:
Il Decreto annunciando ieri sera da Conte non è ancora pubblicato, quindi, al momento risulta davvero complesso capire cosa è essenziale e cosa no. Ci sono molte bozze in circolazione, spero che l’ufficialità arrivi a breve.
Nel frattempo, mi appello al senso di responsabilità di tutti coloro che hanno un’attività produttiva o ne sono responsabili: mettete quanto in totale sicurezza il vostro personale. Non è un momento facile, ma la tutela della salute soprattutto nei luoghi di lavoro è strategica. Chi può metta in campo modelli organizzativi che consentano alle persone di lavorare in sicurezza e quando non possibile fermatevi per qualche giorno.La battaglia sarà ancora lunga, dobbiamo combattere e resistere!
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