Coronavirus, cosa si rischia a non rispettare il decreto del Ministero

Previste sanzioni e in alcuni casi anche l'arresto.

Coronavirus, cosa si rischia a non rispettare il decreto del Ministero
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Attraverso il decreto firmato dal presidente del Consiglio dei Ministri Giuseppe Conte, il Governo italiano ha disposto una serie di limitazioni molto restrittive per alcune aree dello Stivale ritenute “a rischio” per il contagio del Coronavirus.

Coronavirus, il decreto

All’interno del decreto sono riportate una serie di misure  quali, per esempio, la chiusura delle scuole, dei centri sportivi, delle piscine, dei luoghi di culto e di cultura. Tante indicazioni che devono essere rispettate. Non solo per una questione di “civile convivenza”, ma anche per non incorrere in veri e propri reati. Come riporta Primalamartesana

Cosa si rischia

Il mancato rispetto delle prescrizioni previste dal decreto del Ministero, infatti, è punibile secondo Codice Penale. E’ scritto all’interno dello stesso decreto.

Salvo che il fatto costituisca più grave reato, il mancato rispetto degli obblighi di cui al presente decreto è punito ai sensi dell’articolo 650 del codice penale, come previsto dall’articolo 3, comma 4, del decreto-legge 23 febbraio 2020, n. 6.

Andando a consultare il Codice Penale, ecco che cosa si rischia

Chiunque non osserva un provvedimento legalmente dato dall’Autorità per ragione di giustizia o di sicurezza pubblica, o d’ordine pubblico o d’igiene, è punito, se il fatto non costituisce un più grave reato, con l’arresto fino a tre mesi o con l’ammenda fino a duecentosei euro.

Chi deve controllare?

All’interno del dispositivo firmato dal presidente del Consiglio Giuseppe Conte si legge che la responsabilità del rispetto delle norme è demandata direttamente alle differenti Prefetture che, a cascata, si rifanno sulle Forze dell’ordine del territorio. In primis a quelle sotto diretta gestione dei sindaci che, attraverso la Polizia municipale, sono chiamati a sensibilizzare i cittadini al rispetto delle norme e a punirli laddove siano mancanti.

L’invito, dunque, è a conoscere bene il provvedimento, e per questo vi proponiamo la forma integrale con evidenziati i passaggi che maggiormente interessano la nostra quotidianità.
Il testo integrale del Decreto

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