LO SFOGO

Coronavirus, il sindaco: "Voglio un'Asl To4 più reattiva, meno dormiente"

Una dura critica al sistema sanitario locale.

Coronavirus, il sindaco: "Voglio un'Asl To4 più reattiva, meno dormiente"
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Coronavirus, il sindaco di Crescentino Vittorio Ferrero critica fortemente l'Asl To4: "Deve esser più reattiva, meno dormiente".

Coronavirus, l'emergenza

L'emergenza sanitaria del Coronavirus Covid-19 è dilagata anche nel Chivassese stravolgendo il sistema sanitario, anche quello dell'Asl To4. Un Asl che oggi  viene critica dal sindaco di Crescentino Vittorio Ferrero che ha avuto il coraggio di scrivere quello che secondo lui non va in questo momento.

Le parole del sindaco

Parole certamente dure quelle del sindaco Ferrero ma che chiedono alla direzione sanitaria di cambiare marcia, di essere meno dormiente e più reattiva in questo momento di grande difficoltà:

ASLTO4, adesso più che mai c’è bisogno di un passo in più. Quest’oggi ho scritto una lettera al Direttore Generale dell’ASL TO4, Lorenzo Ardissone, perché dopo quasi 40 giorni è necessario un cambio di passo assoluto sulla gestione dell’assistenza territoriale. Ecco cosa intendo. Gli ospedali e tutto il personale sanitario si stanno facendo in quattro per gestire questa situazione di emergenza, hanno lavorato spesso senza DPI oppure con una dotazione davvero insufficiente e mi riferisco soprattutto ai medici territoriali. Adesso è giunta l’ora di aumentare l’efficienza del servizio territoriale che trova il suo fulcro nel SISP - Servizio di Igiene e Sanità Pubblica. La nostra ASL ha un bacino di circa 250mila persone ed è ormai evidente che la dotazione organica del SISP è divenuta del tutto inadeguata. Il personale assegnato a quanto mi è dato sapere non è numericamente lo stesso di 40 giorni fa. Non bastano più, bisogna aumentarli. Ci sono da gestire gli isolamenti fiduciari, caricare i dati sui portali in visione ai Sindaci, gestire le persone dimesse ma ancora positive, gestire i tamponi a domicilio e presso le Case di Riposo. Insomma il SISP sta diventando cruciale per la gestione della “seconda fase” dell’emergenza coronavirus, la fase territoriale quella più delicata e più lunga. I Medici di Base da settimane sono in trincea e ricevono poche e contraddittorie indicazioni. Spesso sono io, il Sindaco, a dover dire loro l’esito dei tamponi dei loro pazienti. Questo è inammissibile. Bisogna potenziare subito le USCA, ovvero le unità di assistenza domiciliare, i pazienti dimessi vengono trasferiti al domicilio ma hanno bisogno di terapie specifiche che devono essere somministrate da personale dotato dei corretto DPI. Ho letto che in altre ASL si stanno organizzando luoghi, ad esempio ex Ospedali, Ostelli, Strutture alberghiere...., per spostare i pazienti positivi la cui assistenza specialistica ospedaliera non è più necessaria. Qua da noi verrà fatto? Si farà? Non basta dedicate per tutta la nostra ASL l’ospedale di Settimo. Poi c’è la situazione delle Case di Riposo. Ringrazio la bravura e la capacità dei soggetti gestori delle strutture della mia Città se ad oggi non abbiamo delle situazioni “esplosive”, ma adesso bisogna muoversi. Occorre organizzare il personale e provvedere ad eseguire i tamponi al personale sanitario ed agli ospiti. Tutto ciò va fatto con urgenza! Vorrei vedere la mia ASL più reattiva e non così “addormentata”. Ringrazio ancora una volta la bravura e disponibilità di tutti i medici e del personale sanitario ma la situazione non è più  sostenibile, occorre un cambio di passo. Sono anche loro umani e quando i numeri aumentano devono aumentare le risorse dedicate.
Occorre una strategia più efficace e più efficiente perchè ad oggi si percepisce tutto il contrario. Spero che questo stimolo di riflessione possa servire a tutti per migliorare l’attuale situazione.

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