il disagio

Coronavirus, la crociera finisce prima per una coppia di Saluggia

Non è stato possibile sbarcare alle Maldive.

Coronavirus, la crociera finisce prima per una coppia di Saluggia
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Nei giorni di Coronavirus, una coppia si trova costretta a rientrare prima dalla crociera. Non è stato possibile sbarcare alle Maldive.

Coronavirus, la crociera termina prima

Non era la loro prima crociera ma certamente era un viaggio da sogno, un’esperienza che a molti piacerebbe vivere una volta nella vita. Un’avventura che per Flavio Grua e la sua compagna è finita in anticipo, quando stavano per giungere alle Maldive. La coppia, lui molto conosciuto per il suo lavoro come dipendente del Comune di Saluggia, infatti era partita il 22 febbraio scorso per la crociera nell’Oceano Indiano a bordo della Costa Victoria. Un viaggio che ha permesso di ammirare città e paesaggi veramente unici come Male, la città dove l’aereo è atterrato e dalla quale è partita la crociera. E poi ancora Colombo in Sri Lanka, Goa e Bombay in India. E da lì il viaggio prevedeva il ritorno alle Maldive per ammirare anche i mitici atolli.

Il racconto

«Sino al 29 febbraio tutto è andato benissimo - racconta Grua, già tornato a lavoro - in Sri Lanka non abbiamo avuto nessun inconveniente, e così anche in India. Solamente quando è stata ora di visitare il Taj Mahal ad Agra, nell'India settentrionale, ci hanno misurato la febbre. Nella comitiva nessuno ha avuto problemi in quel senso. Così abbiamo continuato la visita. Una volta tornati sulla nave, quando era ora di prepararsi per la partenza in direzione di Male ci è stato comunicato che noi italiani non potevano partire perché le Maldive, come ormai anche l’India, aveva chiuso i porti se a bordo dei mezzi c’erano degli italiani, a causa del Coronavirus che in quei giorni si era manifestato nella nostra Penisola. Abbiamo avuto però tutto il tempo di prepararci, anzi abbiamo ancora trascorso la giornata in nave prima di essere accompagnati all’aeroporto intenzionale di Chhatrapati Shivaji di Mumbai. Lì abbiamo solo avuto un inconveniente generato dalla mancanza dei biglietti cartacei che abbiamo superato grazie ad un militare che ha verificato per noi la presenza della prenotazione. Così abbiamo fatto rientro in Italia, a Milano, passando da Francoforte. Solo al nostro arrivo a Milano ci è stata misurata nuovamente la febbre, nei due aeroporti precedenti nulla. Dunque il nostro viaggio è terminato con una settimana di anticipo ma Costa Crociere oltre a pagarci il volo del rientro, ci ha rimborsato la quota persa e ha previsto degli sconti se prenotiamo un viaggio entro il 2020».
Insomma il dispiacere della vacanza terminata prima c’è, ma fortunatamente Grua spiega: «E’ andato tutto bene, di questo sono contento».

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