IL CONTROLLO

Coronavirus, le scuse più bizzarre delle persone fermate dalla Finanza

Dopo l’ultima stretta del Governo sul “Coronavirus Covid19”.

Coronavirus, le scuse più bizzarre delle persone fermate dalla Finanza
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Queste alcune delle giustificazioni raccolte nel fine settimana dalla Guardia di Finanza di Torino che, dopo l’ultima stretta del Governo per fronteggiare il “Coronavirus Covid19”, ha intensificato i controlli nel torinese.

Coronavirus, le scuse più bizzarre delle persone fermate dalla Finanza

Queste alcune delle giustificazioni raccolte nel fine settimana dalla Guardia di Finanza di Torino che, dopo l’ultima stretta del Governo per fronteggiare il “COVID19”, ha intensificato i controlli in città ed in tutta la provincia.

Oltre 200 i Finanzieri giornalmente impegnati sulle principali arterie stradali, all’interno dei parchi cittadini e nei maggiori luoghi di aggregazione.

Solo nell’ultimo fine settimana sono state oltre 400 le persone identificate, una trentina quelle denunciate, prevalentemente per essere state sorprese a “spasso” senza una giustificazione. Circa 2.000 gli esercizi commerciali controllati..

Tra le scuse usate: “…Vado ad aprire la seconda casa...”, al “facciamo volantinaggio” sino al paradossale: “…vado a fare qualche lavoretto in nero”.

Un uomo arrestato

C’è stato lo spazio anche per un arresto. I Finanzieri della Tenenza di Lanzo Torinese hanno sorpreso nella tarda sera di ieri, un trentenne pluripregiudicato che si aggirava nei pressi della stazione ferroviaria; peccato che fosse ricercato in quanto nei suoi confronti pendeva un ordine di custodia cautelare in carcere per vari reati.

Sempre i Finanzieri di Lanzo hanno sorpreso un uomo che candidamente ha ammesso di approfittare del momento “…per fare qualche lavoretto in nero…”, oppure il gruppetto di giovani che, non curanti della situazione, distribuivano volantini nelle case.

I Finanzieri del Nucleo di Polizia Economica-Finanziaria, hanno invece denunciato il titolare di una cartoleria di un comune della prima cintura torinese che, in barba a tutti i divieti, svolgeva in maniera pressoché normale la sua attività. Oltre alla denuncia rischia la sospensione dell’attività commerciale.

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