Coronavirus, morto l'uomo di Crescentino

Si è spento all'ospedale Mauriziano.

Coronavirus, morto l'uomo di Crescentino
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Coronavirus, morto l'uomo di Crescentino ricoverato all'ospedale Mauriziano di Torino in terapia intensiva.

Coronavirus, uomo di Crescentino positivo

Si è spento l'uomo 64enne di Crescentino che sabato 29 febbraio era stato trasportata dall'ambulanza del 118 al Pronto soccorso di Chivasso. Come aveva raccontato al figlia:

"Ho chiamato il 112 perché mio papà, un uomo di 64 anni di Crescentino, stava male, aveva la febbre e problemi respiratori. Ho subito detto che mio papà frequentava locali affollati in Piemonte. I medici dunque l’hanno sempre saputo, non è giusto dire che l’hanno saputo solo mercoledì 4 marzo. Una volta giunto in Pronto soccorso non gli è stato fatto nessun tampone, nonostante la febbre molto alta e sintomi che facevano pensare al virus. Mi hanno detto che era tutto regolare tant’è che lo volevano dimettere nonostante la febbre a 38.5. Sono stati blandi. Lui è stato ricoverato quattro giorni a Chivasso, ha visto molte persone ed è stato anche vicino a molte di queste. Tutto questo sarà confermato anche dalla telefonata che noi abbiamo fatto al 112».

E l’indomani mattina è ancora la figlia dell’uomo che spiega:

«Nella notte tra mercoledì e giovedì mio papà è stato trasferito all’ospedale Mauriziano di Torino in terapia intensiva. E’ positivo al tampone. E’ grave.
Trovo gravissima la situazione che si è verificata all’ospedale di Chivasso. Se avessero subito fatto il tampone magari mio papà non si troverebbe in queste condizioni».

Si è spento all'ospedale Mauriziano

E, nella notte tra mercoledì 11 e giovedì 12 marzo 2020 il cittadino crescentinese si è spento. Ad annunciarlo con un post su Facebook il sindaco Vittorio Ferrero che spiega:

Questa notte la notizia che nessuno avrebbe mai voluto ricevere. Crescentino ha perso il suo concittadino che nemmeno dieci giorni fa era risultato positivo al coronavirus. È un momento drammatico e difficilissimo. Sono profondamente sconvolto, sono giorni duri e tragici. Alla famiglia il mio più profondo abbraccio ed il cordoglio dell’intera Amministrazione comunale e di tutta la Comunità Crescentinese. Questa sera in segno di solidarietà e di ricordo, propongo di mettere fuori dalle nostre finestre una piccola candela in ricordo del nostro concittadino. Non sarà gran che, ma un piccolo gesto di preghiera, di ricordo collettivo e di vicinanza ai suoi cari, ai suoi amici. Questi giorni non sono un gioco, rimanete tutti a casa, vi prego!

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