MONTANARO

Covid, servizi pubblici in crisi

Ponchia denuncia i ritardi dei treni della tratta Ivrea-Chivasso a causa dell’assenza degli autisti: «La Regione non li aumenterà».

Covid, servizi pubblici in crisi
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Covid, servizi pubblici in crisi a Montanaro. Il sindaco Giovanni Ponchia denuncia i ritardi dei treni della tratta Ivrea-Chivasso a causa dell’assenza degli autisti: «La Regione non li aumenterà».

Covid, servizi pubblici in crisi

L’aumento dei contagi ha avuto un impatto negativo sul mondo del lavoro, alcuni sono i disagi che si riscontrano nei servizi pubblici a causa dell’assenza dei lavoratori. Numerosi sono i dipendenti che sono stati costretti ad assentarsi in questi ultimi giorni per fare la quarantena sia per avere contratto la malattia da Covid che per essere stati a contatto con un positivo. Servizi pubblici a rilento o ritardi dei trasporti pubblici, a parlarne è il sindaco Giovanni Ponchia

. «Il numero dei positivi- riferisce Ponchia - ha superato il centinaio che a Montanaro rappresentava il valore massimo raggiunto durante uno dei picchi più gravi della pandemia. E’ chiaro che dietro a questo numero ci sono intere famiglie in quarantena e si potranno verificare disfunzioni temporanee anche nei servizi pubblici. Gli uffici comunali non chiuderanno però subiranno rallentamenti nello svolgimento delle pratiche. Si tratta di dipendenti non positivi ma che devono stare in quarantena per essere stati a contatto con figli positivi, è chiaro che diminuire la quarantena per i vaccinati con tre dosi venuti a contatto con positivi servirebbe a evitare tali carenze di personale dovute all’isolamento obbligatorio».

Problemi anche nei trasporti

Anche gli utenti dei trasporti pubblici hanno riscontrato disagi in seguito all’attuale ondata di contagi. «Anch’io prendo il treno per recarmi al lavoro - spiega Ponchia - e posso confermare che ci sono numerosi contagiati o quarantenati fra gli autisti, la loro assenza ha causato disagi in questo servizio pubblico, in particolare ritardi delle corse. Si stanno verificando lunghe attese, la disponibilità dei colleghi sani a fare straordinari compensa queste assenze ma non permette di annullarne l’effetto con i tempi di attesa tra un treno e l’altro davvero lunghi. Ed, inoltre, i treni sono molto affollati, il rischio di contagio è davvero alto. Per questa ragione, e, cioè, per evitare assembramenti sui treni della tratta Torino-Aosta, avevo sollecitato la Regione Piemonte di potenziare il servizio pubblico, però mi è stato risposto che non è possibile».

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