Dal commercio al volontariato nella Cri: l'addio a Margherita
Si è spenta a 82 anni . La sua edicola di Via Torino era un punto di riferimento
Una vita interamente dedicata agli altri tra il commercio e la solidarietà. La comunità è in lutto per Margherita Viletto, mancata a 82 anni, che ha lasciato un vuoto profondo tra chi l’ha conosciuta.
L'addio a Margherita
Nata nel 1942 a Maglione, nel 1963 si sposò con Mario Regis e si trasferì a Chivasso. Dapprima aprì con il marito un negozio di alimentari in corso Galileo Ferraris. Poi, alcuni anni dopo, il passaggio al mondo della carta stampata con l’acquisizione dell’agenzia che si occupava della distribuzione dei giornali tra cui, nel 1977, le prime copie de «la Periferia». Un’attività che Margherita condusse sino alla pensione, prima nella sede di via Demetrio Cosola poi in piazza Garibaldi e infine in via Baraggino. Un’attività in continua crescita, partita dalle edicole di Chivasso e frazioni per arrivare a coprire i Comuni vicini fino al Vercellese. Per decenni, dal 1973 al 1993, la sua edicola è stata un punto di riferimento per tutti: un luogo dove la gente non solo andava per acquistare il giornale ma pure per scambiare quattro chiacchiere in un angolo di vita quotidiana a Chivasso. Anche dopo la chiusura dell’attività, a causa della pensione, Margherita continuò ad aiutare il figlio Enrico nell’edicola di via Torino e, nello stesso tempo, decise di dedicarsi al volontariato sociale. Entrò a fare parte del Comitato Femminile della Croce Rossa di Chivasso, seguendo una vocazione che da sempre aveva nel cuore.
Dal commercio al volontariato nella Cri
«Mia mamma - ricorda il figlio Fabrizio - aveva assunto all’interno della Croce Rossa chivassese i compiti che riguardavano la solidarietà sociale, progetti relativi ai bisognosi sul nostro territorio. Si impegnava nella distribuzione dei pasti caldi ai migranti di Settimo, si occupava delle iniziative della raccolta dei fondi pure nei banchetti, e organizzava pacchi alimentari che distribuiva agli indigenti della città. Ci metteva tutta se stessa nel volontariato sociale, e, a fine giornata, era sempre soddisfatta per avere fatto del bene e dato un po’ di conforto a chi viveva nel bisogno».
Chi ha ricevuto il suo aiuto ricorderà sempre il suo sorriso che sembrava riuscire a fare dimenticare, almeno per un momento, le difficoltà a chi lo riceveva. La consegna di un pacco alimentare o la distribuzione di un pasto caldo rappresentavano per lei molto di più che un semplice gesto: erano anche un modo per portare speranza, per restituire dignità e, soprattutto, per offrire un pò di luce nelle vite delle persone che si trovano in situazioni difficili. Margherita Viletto è stata una grande donna, una straordinaria madre e moglie, che ha lasciato un segno indelebile nella città di Chivasso.
L'ultimo saluto
Era gremito il Duomo di Chivasso ai funerali che sono stati celebrati venerdì 17 gennaio. Adesso, Margherita si è ricongiunta al suo amato Mario per vegliare sulla loro amata famiglia. Lascia il figlio Fabrizio con Nadia, Enrico con Paola, i nipoti Federico ed Alessandro, la cognata Anna, parenti e amici.